Nelle tradizionali giornate dedicate all’educazione il confronto e la riflessione sulle schede proposte dalla Fom per preparare l’assemblea del 9 febbraio e nominare i delegati
Dal 21 al 31 gennaio, dalla festa di Sant’Agnese a quella di San Giovanni Bosco, si tiene la lunga Settimana dell’educazione. Quest’anno tutta l’attenzione sarà dedicata al percorso «Oratorio 2020 – Quali oratori per fare oratorio», proposto dalla Fom (Fondazione diocesana per gli oratori milanesi).
Sono in programma serate di confronto e opportunità di riflessione a partire dallo strumento delle schede, che determinano singoli obiettivi e, prese integralmente, aiutano ad avere uno sguardo d’insieme sull’oratorio. È stata pensata anche una «scheda bianca» perché ciascun oratorio possa sottolineare un altro aspetto fondante che vada rilevato e che non è stato preso in considerazione. Le schede usano la «metafora degli ambienti», che permette di caratterizzare gli incontri ponendo attenzione agli «spazi» scelti per la riflessione (magari riunendosi proprio negli ambienti che sono stati selezionati). Verranno coinvolte le Comunità educanti delle diverse fasce d’età, allenatori, catechisti, educatori, genitori e rappresentanti della parrocchia (ciascuna scheda suggerisce i soggetti da convocare). Sarà anche l’occasione per la nomina dei delegati che dovranno rappresentare il proprio oratorio, e riportare quanto emerso dal confronto interno, all’Assemblea degli oratori 2019, in programma a Bollate sabato 9 febbraio, prima tappa essenziale del percorso «Oratorio 2020».
Non solo la Settimana dell’educazione (e quanto viene proposto dalle schede) è dedicata ai lavori preparatori all’Assemblea del 9 febbraio: la riflessione e il confronto, infatti, possono essere estesi anche nelle settimane successive. Riferendosi sempre alla «metafora degli ambienti» si respirerà in questo periodo un clima in cui l’oratorio sta ripensando ai suoi «spazi», puntando soprattutto alle persone che li abitano, alle azioni e agli obiettivi che in essi si svolgono. Ogni singolo ambiente che ogni oratorio prenderà in considerazione sarà caratterizzato dal logo «Oratorio 2020» o con altre forme che possano far sentire tutti parte di questo progetto di rinnovamento.
La Settimana dell’educazione sarà, inoltre, arricchita da momenti di preghiera insieme e da iniziative di condivisione e di festa che metteranno in relazione le Comunità educanti e i genitori con i loro figli. Tra l’altro l’Arcivescovo, nel messaggio per la festa di apertura degli oratori 2018-2019, suggeriva che queste giornate della Settimana dell’educazione 2019 siano l’occasione per celebrare la «perseveranza» e quindi il continuo movimento dell’oratorio e di chi lo abita.
L’oratorio così, anche per i giorni di fine gennaio, non si ferma e non smette di proporre motivi per ritrovarsi a fare festa, a pregare, a giocare, a condividere il cammino.