Tra dicembre e gennaio l’invito a confrontarsi. Come per ogni cammino, è importante partire bene

foto festa oratorio 1 2014

Non si parte da zero. Gli oratori ci sono, esistono, funzionano. Ma nel solco della tradizione, con le mani e i piedi ben ancorati al presente, sono pronti a costruire l’avvenire, come se dovessero iniziare un piano di ristrutturazione complessivo, partendo dalle fondamenta e passando ogni ambiente al setaccio.

L’obiettivo del nuovo percorso «Oratorio 2020. Quali oratori per fare oratorio» è infatti quello di ridisegnare lo spazio degli oratori perché possano manifestare ancora la passione educativa della Chiesa. Si tratta però di mettere al centro oltre ai luoghi anche e soprattutto le persone, perché ogni progetto possa trovare forma in cuori pulsanti. Se dunque tutti i 1000 oratori ambrosiani ci metteranno la testa Oratorio 2020 potrà arrivare a un risultato credibile, utile e quindi praticabile per tutti.

La Chiesa diocesana, a partire dall’Arcivescovo, guarda a questo percorso con simpatia e richiama il senso di responsabilità di ognuno. Come per ogni cammino, è importante però partire bene, con slancio e fiducia, investendoci le migliori energie: Consiglio dell’oratorio, Comunità educanti delle diverse fasce d’età, genitori, allenatori sportivi, volontari. L’efficacia dell’itinerario Oratorio 2020 si gioca appunto nei prossimi due mesi. Per questo l’invito è quello di trovare nell’agenda dell’oratorio di dicembre e gennaio forme di coinvolgimento e confronto attraverso lo strumento delle schede che sono messe a disposizione di ogni oratorio.

Queste schede determinano singoli obiettivi e, prese integralmente, aiutano ad avere uno sguardo d’insieme sull’oratorio. È stata pensata anche una «scheda bianca» perché ciascun oratorio possa sottolineare un altro aspetto fondante che vada rilevato e che non è stato preso in considerazione. Le schede usano la metafora degli ambienti per allargare il discorso a qualcosa che è costitutivo dell’oratorio. Se si parla dell’ingresso dell’oratorio, per esempio, si vuole ragionare su quale stile dare all’accoglienza. Ridisegnando l’oratorio, a partire dai suoi ambienti e dalle persone che lo abitano, si potrà dare alle generazioni del prossimo futuro una nuova casa in cui abitare.

Ogni oratorio deciderà quante schede prendere in considerazione, leggendole e confrontandosi su di esse. Il momento dedicato all’approfondimento si concentrerà soprattutto durante la Settimana dell’educazione 2019 (dal 21 al 31 gennaio). Le schede servono principalmente per preparare i lavori dell’Assemblea degli oratori 2019 che si terrà a Bollate il 9 febbraio. A seguire, sarà messo a disposizione un nuovo strumento per coinvolgere ancora ciascun oratorio in modo esponenziale nell’anno pastorale 2019-2020.

Info: www.chiesadimilano.it/pgfom

 

 

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