Il Cardinale ha dedicato la parte centrale della sua introduzione al Consiglio permanente alla situazione del Paese, attanagliato in primo luogo dai «morsi della crisi economica in atto»
di Agensir
«Grandi e impegnative sfide per il bene dell’Italia aspettano il nuovo Governo, cui rinnovo i migliori auguri, assicurando che la Chiesa, in spirito di cooperazione, continuerà il suo impegno per l’intera comunità italiana, per i più deboli, per la coesione della società, per l’educazione e il bene comune». Il cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, ha dedicato la parte centrale della sua ampia introduzione al Consiglio permanente della Cei – in corso a Roma fino al 25 gennaio – alla situazione del Paese, attanagliato in primo luogo dai «morsi della crisi economica in atto».
«La povertà nel nostro Paese è aumentata in modo considerevole a partire dalla crisi del 2008 e con essa la diseguaglianza dei redditi, della ricchezza e delle opportunità», la denuncia del presidente della Cei, che ha definito «prezioso» il lavoro che Caritas Italiana, con altri uffici della Conferenza Episcopale, sta facendo: «Un monitoraggio della situazione, avanzando anche proposte nel merito».
«La pandemia, che ancora mostra temibili colpi di coda, è stata una calamità che ha provocato tante, troppe morti, e toccato con dolore tante famiglie e comunità – ha ricordato Zuppi -. A motivo poi della crisi bellica il nostro Paese sta pagando gli aumenti dei costi dell’energia, che intaccano il potere d’acquisto di famiglie. Sentiamo decisiva la programmazione del Pnrr e la preoccupazione che questo sia davvero la costruzione di un sistema e di strutture e infrastrutture capaci di dare sicurezza per il futuro, di vincere il precariato e offrire speranze e garanzie», l’appello: «Questo richiede una determinazione e una collaborazione unica, uno sguardo largo, verso il futuro, non ridotto al contingente e piegato a interessi di parte o speculativi».