Veglie di preghiera e candele accese in tutta l’Inghilterra per Jo Cox. Contraria alla Brexit, si era occupata di temi legati ai più deboli e all’accoglienza dei rifugiati siriani. «La sua vita - ricordano i vescovi inglesi - ha toccato le vite di molti altri»

di M. Chiara BIAGIONI

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Lo Yorkshire, terra dove Jo Cox è nata e cresciuta, è sotto choc per la morte della deputata laburista, brutalmente assassinata giovedì 16 giugno da un uomo di 52 anni, Tommy Mair, che è stato poi arrestato. La Cox, filoeuropeista, 41 anni e madre di due figli, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco proprio mentre era in strada nella sua circoscrizione elettorale nel Nord dell’Inghilterra. Il killer è un sostenitore neonazista e, secondo i media inglesi, avrebbe urlato “Britan first” prima di colpirla a morte. Le forze dell’ordine stanno lavorando alle indagini per stabilire soprattutto il movente dell’omicidio, mentre gli analisti politici stanno facendo le loro supposizioni sulle ricadute che il tragico incidente avrà sul referendum della prossima settimana.

La morte della deputata inglese sta scatenando una forte ondata emotiva in tutto il Paese.

Preghiere sono state organizzate nelle chiese di tutta la provincia dello Wakefield e Huddersfield. Una veglia si è svolta giovedì sera nella chiesa di St. Peter a Birstall, una cittadina di 16mila abitanti poco distante da Leeds, nella regione del West Yorkshire dove si è consumato l’omicidio. Alla veglia ha partecipato anche il vescovo anglicano di Huddersfield, Jonathan Gibbs, che a nome di tutta la comunità ha detto: «Siamo travolti dallo choc, dal dolore e da un senso di perdita».

Momenti di preghiera – si legge in un comunicato della Chiesa di Inghilterra – sono stati organizzati anche nella Cattedrale di Wakefield, nelle chiese di Halifax e Batley. La deputata laburista per il Wakefield, Mary Creagh, ha detto: «Jo è morta nel luogo che amava, facendo un lavoro che amava».

Un’immagine toccante di una candela è stata pubblicata sull’account twitter della Chiesa di Tutti i Santi di Batley con l’hashtag #PrayForJoCox.

Cox – il suo nome intero era Helen Joanne, abbreviato in Jo – era nata proprio a Batley, e prima di diventare deputata nel 2015 aveva lavorato come dirigente nell’organizzazione non governativa Oxfam, che si occupa di aiuti umanitari e progetti di sviluppo.

La Chiesa di Batley ha deciso di aprire le porte e permettere a quanti vi si recheranno di scrivere in un libro parole di condoglianza e di accendere una candela.

Anche la chiesa di Roberttown è rimasta aperta in seguito al tragico assassinio. Il parroco, reverendo Richard Burge, ha detto: «Sono stato particolarmente colpito dal numero di bambini che hanno portato qui in preghiera i loro genitori. Molti hanno conosciuto Jo in gita scolastica e negli scout. Ovunque andasse, suscitava nelle persone una grande impressione».

«Jo Cox MP Requiescat in pace». Si legge sul sito della Conferenza episcopale inglese. Anche i vescovi cattolici sono sotto choc. «Siamo profondamente addolorati e scioccati per la morte di Jo Cox. La nostra società ha perso un servitore fervente della cosa pubblica».

Contraria alla Brexit, la parlamentare si era occupata di temi legati ai più deboli e all’accoglienza dei rifugiati siriani. Era la presidente del gruppo parlamentare “Amici della Siria”, di cui fanno parte membri di diversi partiti.

«La sua vita – ricordano i vescovi inglesi – ha toccato le vite di molti altri e ora condividiamo un profondo senso di mancanza per la sua morte». I vescovi assicurano le preghiere di tutta la comunità cattolica di Inghilterra e Galles per «Jo, suo marito Brendan e la sua famiglia».

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