Dal 26 al 29 marzo all’Europarlamento la seconda Settimana per la vita
La difesa della vita può passare attraverso strade differenti, ponendo al centro dell’attenzione una molteplicità di temi, da quelli a carattere politico e giuridico ad altri relativi all’economia, al lavoro, alla cultura, ai modelli sociali e comportamentali. E il confronto tra voci e prospettive diverse può altresì diventare una modalità per agire a favore della dignità umana, della vita in ogni suo momento e aspetto, della cura della salute, della ricerca indirizzata a migliorare la qualità della vita, della tutela delle persone malate o anziane…
In questa ottica la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), assieme al Parlamento Ue e ad alcuni gruppi politici presenti nell’assemblea comunitaria (Partito popolare, Socialisti e democratici, Conservatori, Europa di libertà e democrazia), promuovono la seconda Settimana per la vita, che si svolge dal 26 al 29 marzo nella sede dell’Europarlamento a Bruxelles.
La collaborazione fra l’organismo ecclesiale e un gruppo di eurodeputati sensibili all’argomento ha consentito di predisporre un programma piuttosto articolato: domani, 26 marzo si tratterà della lotta contro il cancro e degli sviluppi delle cure palliative; il giorno seguente sarà messa a tema la salute sessuale e riproduttiva nei paesi in via di sviluppo; il 28 sarà la volta delle sfide in campo bioetico e della ricerca sulle cellule staminali nel quadro di Horizon 2020, il prossimo programma di ricerca dell’Unione per il periodo 2014-2020. Infine il 29 marzo è fissato lo European Meeting for Life, con la partecipazione di esponenti della società civile, di associazioni pro-life e di organizzazioni non governative a confronto con europarlamentari ed esperti in materia.
Numerosi i relatori, di varie nazionalità, chiamati a confrontarsi su questi nodi, anche in relazione alle azioni e ai programmi che l’Unione europea promuove – o potrebbe ulteriormente promuovere – nel campo della salute, della ricerca, della cooperazione internazionale, della tutela legislativa, della valorizzazione delle cosiddette “buone pratiche” (il programma della settimana è disponibile nel sito www.comece.org).
Per l’ultima giornata è fra l’altro annunciata una sessione in cui si parlerà della prossima “Iniziativa dei cittadini” – strumento previsto dal Trattato di Lisbona per consentire agli europei di sollecitare l’Ue a legiferare su determinati temi -, che dovrebbe portare alla raccolta di un milione di firme in tutto il continente per la difesa vita, da sottoporre alle istituzioni dell’Ue27.