Aumentano gli alunni promossi: un risultato di particolare valore per le professionali
di Alberto CAMPOLEONI
Finita la scuola, con le appendici degli esami, maturità compresa, arrivano i primi dati sui risultati dell’anno scolastico. È il ministero dell’Istruzione che li pubblica e che segnala da subito come vi sia un aumento di promossi.
Il successo scolastico, sia pur di poco, risulta maggiore quest’anno dell’anno scorso, sia nelle scuole secondarie di primo grado (le medie), sia in quelle di secondo grado (le superiori). Non solo, all’interno del vasto mondo delle superiori l’incremento dei successi è maggiore e – registra il Ministero – diventa particolarmente significativo negli istituti professionali.
Secondo le cifre che si riferiscono all’85% delle scuole medie e al 91% delle superiori, precisa viale Trastevere, quest’anno la percentuale degli studenti promossi alle classi successive è del 95,7% nelle medie e del 62% alle superiori. Lo scorso anno era del 95,3% nelle medie e del 60,8% nelle superiori.
Naturalmente bisogna aspettare il 100% degli scrutini, tuttavia la tendenza è chiara e, se dovesse essere confermata dai “ritardatari”, dovremmo riconoscere un aumento dei successi più consistente nelle superiori, dove si registra una crescita dei promossi dell’1,2%. Nelle medie invece l’aumento è più contenuto e si attesta finora sullo 0,4%.
I dati del ministero precisano anche che, per quanto riguarda le superiori, i promossi aumentano soprattutto al 3° e al 4° anno. Nelle classi terze i promossi sono il 64,2%, rispetto al 62,5% dell’anno scolastico precedente, mentre nelle quarte la percentuale dei successi è del 66,1%, contro il precedente 64,9%. Per quanto riguarda i risultati divisi per tipologia di istituto, è nei professionali che si registra l’aumento maggiore dei promossi, con un +1,7%. Nei licei l’incremento è dello 0,9%, negli istituti tecnici dell’1% e nell’istruzione artistica dell’1,4%.
I professionali restano anche gli istituti con la percentuale maggiore di bocciati: il 19,3%. La media nelle scuole superiori è del 10,9%, migliore rispetto a quella dello scorso anno (11,7%). Nelle medie si passa dal 4,7% di non ammessi dello scorso anno al 4,3%.
Interessante anche il dato dei “rimandati”, i sospesi in giudizio, cioè coloro che nelle superiori hanno riportato almeno un’insufficienza da recuperare per essere ammessi all’anno successivo: sono passati dal 27,5% al 27,1%.
Insomma, risultati complessivamente positivi di cui ci si può rallegrare. L’obiettivo della scuola, anche quella “del rigore e della serietà”, per ricordare qualche parola d’ordine più o meno di moda, è il successo, il miglioramento degli standard di apprendimento, sanciti di fatto anche dagli scrutini finali. Alla nostra scuola serve anche molto altro, ma intanto ben venga una piccola iniezione di fiducia.