Il Segretario generale al termine del Consiglio permanente: da Salvini «atteggiamento non particolarmente felice»
di Maria Michela
NICOLAIS
Agensir
«Non possiamo vivere in un costante clima di campagna elettorale». Così il segretario generale della Cei, monsignor Stefano Russo, ha risposto alle domande dei giornalisti sul clima di fibrillazione che si registra attualmente sulla scena politica nostrana. A margine della presentazione del comunicato finale del Consiglio permanente dei vescovi italiani, Russo – citando il discorso di fine anno del presidente Mattarella, che invitava alla «cultura della responsabilità, come presidio di libertà e di attenzione ai principi fondamentali della nostra Costituzione» – ha affermato: «Pensare al bene comune significa pensare a come ridurre il clima di conflittualità che dura ormai da troppi anni».
Interpellato sul recente episodio del senatore Matteo Salvini che ha citofonato in casa di un presunto spacciatore tunisino, monsignor Russo ha risposto: «Non è stato un atteggiamento particolarmente felice, ma vorrei evitare di entrare in casi particolari e di dare giudizi sulle persone».
A Bari un documento
«Ci sarà un documento finale che sarà presentato al Papa». Monsignor Russo ha ricordato che il 23 febbraio – giornata conclusiva dell’incontro promosso dalla Chiesa italiana su “Mediterraneo, frontiera di pace”, a cui parteciperanno 60 vescovi – «ci sarà un incontro del Papa con i vescovi, a cui parteciperanno anche altri vescovi italiani, durante il quale riporteremo al Santo Padre i risultati del nostro dialogo e ci ritroveremo per la celebrazione eucaristica all’aperto da lui presieduta».
Le giornate di giovedì e venerdì, ha precisato, «saranno dedicate al dialogo tra i 60 vescovi riuniti in 8 tavoli, per dare a tutti la possibilità di parlare e di raccontarsi. I temi delle due giornate saranno, rispettivamente, quelli delle Chiese che si interrogano su se stesse e sulla loro incidenza e presenza nel mondo. Dopo ogni giornata, ci sarà un resoconto con una conferenza stampa». Sabato 22, infine, ci sarà un incontro comune al Teatro Petruzzelli, con momenti di spettacolo e testimonianze, durante il quale verrà presentata anche una “opera-segno”.