In 222 operazioni condotte in sei mesi con la Guardia costiera. In occasione della Giornata mondiale il Corpo italiano ricorda l’importanza fondamentale di garantire protezione e dignità a ogni individuo
di Giovanna
Pasqualin Traversa
Agensir
Il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – Cisom, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che ricorre domani, desidera ricordare l’importanza fondamentale di garantire protezione e dignità a ogni individuo che cerca rifugio quando la propria vita è in pericolo.
Da 15 anni il Cisom è in prima linea nelle attività di salvataggio e primo soccorso, offrendo assistenza sanitaria altamente qualificata a bordo dei mezzi della Guardia costiera a coloro che tentano la traversata del Mediterraneo. Nei primi 6 mesi del 2023, i suoi volontari hanno messo in campo 13 squadre sanitarie, composte da medici e infermieri, che hanno pattugliato il mare a bordo di motovedette e Unità navali maggiori della Guardia costiera. Nei primi sei mesi del 2023 hanno partecipato a 222 operazioni di soccorso e hanno salvato, insieme agli uomini e alle donne della Guardia costiera, un totale di 22.674 persone, tra uomini, donne e bambini.
«Chi è costretto ad abbandonare tutto, porta con sé un peso doppio e opprimente: oltre a cercare rifugio dalle atrocità delle guerre interne e dalla violenza, molti provengono da regioni dove gli effetti devastanti del cambiamento climatico si manifestano in maniera evidente e spietata – ricorda il delegato straordinario del Cisom Benedetto Barberini -. La scarsità di risorse, le siccità, le inondazioni e la desertificazione mettono a dura prova le popolazioni, che si vedono costrette ad abbandonare le loro terre d’origine e cercare una speranza di vita migliore altrove». Il Cisom «si impegna a mitigare la sofferenza di coloro che affrontano tali sfide, offrendo un supporto umanitario cruciale e lavorando per garantire che ovunque venga preservata la sicurezza e la dignità di ogni individuo».