Incontri con i giudici della Corte costituzionale, un concorso e la distribuzione in tutta Italia del testo. Domani la festa in Senato con trecento studenti
di Alberto
CAMPOLEONI
La Carta fondamentale del nostro Paese ha compiuto 70 anni il 27 dicembre scorso: è stata promulgata, infatti, il 27 dicembre del 1947. Capo provvisorio dello Stato era Enrico De Nicola.
Il mondo della scuola “festeggia” l’avvenimento con diverse iniziative. Una di queste (oggi, all’istituto “Sereni” di Roma) è la firma – da parte del presidente della Corte costituzionale, Paolo Grossi, e della ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli – di una carta d’intenti che dà il via al progetto “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole”.
Il progetto prevede una serie di incontri tra i giudici della Corte costituzionale e gli studenti italiani. Gli incontri saranno l’occasione per approfondire i temi legati alla Corte costituzionale, che è un importante organo di garanzia voluto dai Padri costituenti. Tra gli obiettivi del progetto proposto alle scuole, quello di accrescere nelle nuove generazioni, protagoniste del futuro, la consapevolezza e la condivisione dei valori di cittadinanza, di legalità e di democrazia nonché la conoscenza del ruolo svolto dalla Corte costituzionale a garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali.
È stato indetto anche il concorso nazionale “La Costituzione dei ragazzi”, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, che si propone di offrire agli studenti un’occasione di riflessione e confronto sulla nascita della Repubblica e sull’importanza assunta dalla Costituzione nella crescita di un’Italia democratica.
Per i 70 anni della Costituzione è prevista una vera festa in Senato, domani, con trecento studenti alla presenza del presidente Pietro Grasso e dei ministri Valeria Fedeli e Pier Carlo Padoan.
Ma l’iniziativa che dovrebbe poter raggiungere tutti gli studenti italiani sarà la distribuzione del testo della Carta costituzionale nelle scuole. Non solo «affinché sia riletta», spiega la ministra Fedeli, ma per farne conoscere la nascita, il dibattito da cui è nata. «La Costituzione – continua Fedeli – è un testo fondamentale che dobbiamo far conoscere approfonditamente a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi. È la base solida su cui si poggia la nostra convivenza civile, il nostro essere comunità di uomini e donne uniti da regole e valori condivisi». L’obiettivo è quello di far riscoprire alle nuove generazioni «i valori fondanti di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale che la Costituzione esprime».
Ben venga la Costituzione nelle scuole. E soprattutto ben vengano tutte quelle occasioni che gli istituti sapranno inventarsi per permettere un vero lavoro sul testo della Carta fondativa del nostro Paese. In gioco ci sono non solo questioni di conoscenza storica, ma soprattutto l’opportunità di ritrovare prospettive e valori che sono stati generativi di un popolo. La Costituzione, infatti, con il lavoro prezioso dei Padri costituenti, ha saputo raccogliere e integrare culture diverse e insieme profondamente radicate tra gli italiani, costruendo percorsi di cittadinanza e di civiltà ancora validi a tanti anni di distanza. Ancora – c’è da crederlo – capaci di guardare al futuro.
E allora, buon compleanno Costituzione.