Solidarietà dell’Ucsi alla troupe Rai brutalmente aggredita: «Un segno preoccupante dell'arroganza criminale, superata una nuova soglia che lascia sconcertati»

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Un momento dell'aggressione alla troupe di «Nemo»

L’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) esprime la più ferma condanna per la violenta aggressione ai danni della troupe Rai selvaggiamente aggredita a Ostia mentre raccoglieva immagini e voci sulle collusioni tra politica e criminalità locale.

«A Daniele Piervincenzi e a Edoardo Anselmi esprimiamo tutta la nostra solidarietà – si legge in una nota diffusa dalla Giunta nazionale -. Quanto avvenuto è un segno preoccupante dell’arroganza criminale che condiziona la vita della comunità del litorale laziale e che di fronte ai giornalisti e alla stampa ostenta inaudite prove di forza, per di più davanti a una telecamera che ha filmato una scena da film dell’orrore. Non sono degni di un Paese civile né le minacce, né le intimidazioni, e neppure, pensando a certa stampa, i titoli gridati e i toni sopra le righe. Ma, quando si giunge a tanta violenza, si è superata una nuova soglia che lascia sconcertati».

L’Ucsi auspica «che si intervenga con decisione perché chi è responsabile non resti impunito, siamo a fianco dell’Ordine dei giornalisti in nome della salvaguardia della democrazia, e ci associamo alla richiesta di Fnsi e Usigrai che istituzioni e forze dell’ordine garantiscano ai giornalisti di poter lavorare in tranquillità nell’interesse dei cittadini ad essere informati. L’informazione libera è un mezzo di contrasto contro mafie e criminalità, a Ostia come in ogni luogo, e non può che avere tutto il nostro sostegno».

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