Nella prima metà del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, si va da 22 a 25,3 euro per 100 kWh. Le devastanti conseguenze della guerra in Ucraina comprendono il taglio delle forniture di gas dalla Russia

di Gianni Borsa
Agensir

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«Nella prima metà del 2022 i prezzi medi dell’elettricità per le famiglie nell’Ue sono aumentati notevolmente rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 22,0 euro per 100 kWh a 25,3 euro per 100 kWh». La conferma dell’aumento dei costi elettrici viene da un’ampia indagine di Eurostat. Le devastanti conseguenze della guerra in Ucraina – umane, sociali, economiche, politiche – comprendono il taglio delle forniture di gas dalla Russia: Eurostat ne mette in mostra effetti quantificabili. «Anche i prezzi medi del gas sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 6,4 euro per 100 kWh a 8,6 euro per 100 kWh nella prima metà del 2022. Più recentemente, i prezzi all’ingrosso dell’elettricità e del gas sono aumentati in modo sostanziale in tutta l’Ue. I costi dell’energia e delle forniture, influenzati dall’attuale situazione geopolitica e dall’aggressione militare russa in Ucraina, hanno principalmente determinato l’aumento».

Indennità e sussidi statali

Rispetto a un anno fa, il peso di tasse e imposte nelle bollette finali di elettricità e gas addebitate alle famiglie nell’Ue nella prima metà del 2022 «è diminuito in modo significativo, poiché gli Stati membri hanno messo in atto indennità e sussidi governativi per mitigare i costi energetici elevati». Rispetto alla prima metà del 2021, la quota di tasse nella bolletta dell’elettricità è diminuita drasticamente dal 39% al 24% (-15,5%) e nella bolletta del gas dal 36% al 27% (-8,6%).

I prezzi dell’elettricità per le famiglie sono aumentati in 22 Stati membri dell’Ue. L’aumento maggiore (espresso in valuta nazionale) è stato registrato in Cechia (+62%), davanti a Lettonia (+59%) e Danimarca (+57%). I dati indicano cinque diminuzioni dei prezzi dell’elettricità per uso domestico tra gli Stati membri: Paesi Bassi (-54%), Slovenia (-16%), Polonia (-3%), Portogallo e Ungheria (entrambi -1%). «I cali nei Paesi Bassi, in Slovenia e in Polonia sono legati a sussidi e quote governative, mentre in Ungheria i prezzi sono regolamentati». Espressi in euro, i prezzi medi dell’elettricità per le famiglie nella prima metà del 2022 sono stati i più bassi nei Paesi Bassi (5,9 euro per 100 kWh), in Ungheria (9,5 euro) e in Bulgaria (10,9 euro) e i più alti in Danimarca (45,6 euro), Belgio (33,8 euro), Germania (32,8 euro) e Italia (31,2 euro).

Fonte: Eurostat

L’eccezione dell’Ungheria

Tra la prima metà del 2021 e la prima metà del 2022, i prezzi del gas sono invece aumentati in 23 dei 24 Stati membri dell’Ue per i quali sono disponibili dati. I prezzi del gas sono aumentati maggiormente in Estonia (+154%), Lituania (+110%) e Bulgaria (+108%), soprattutto a causa del costo dell’energia. Solo in uno Stato membro i prezzi del gas naturale per i consumatori domestici sono diminuiti marginalmente nello stesso periodo: l’Ungheria (-0,5%), dove i prezzi sono regolamentati.

Espressi in euro, i prezzi medi del gas per uso domestico nella prima metà del 2022 sono stati i più bassi in Ungheria (2,9 euro per 100 kWh), Croazia (4,1 euro) e Lettonia (4,6 euro) e i più alti in Svezia (22,2 euro), Danimarca (16,0 euro) e Paesi Bassi (12,9 euro).

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