“Pacchetto” della Commissione per contenere il caro-bollette, assicurare le forniture di gas e dipendere sempre meno dalla Russia. Ma occorre tagliare i consumi e rafforzare la sintonia tra i membri Ue
di Gianni
Borsa
Agensir
L’inverno è alle porte, la Russia taglia le forniture di gas e comunque non è un partner affidabile (né tanto meno gradito). I cittadini rischiano di restare al freddo, mentre le bollette lievitano. Così la Commissione europea propone un pacchetto di misure per contenere i prezzi del gas e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti per i mesi freddi.
Acquisti congiunti, taglio dei consumi
Ecco dunque un nuovo regolamento, definito «di emergenza», approvato martedì 18 ottobre dalla Commissione riunita a Strasburgo, nella sede dell’Europarlamento che si trova in sessione plenaria. La normativa prevede l’acquisto congiunto di gas (pur limitandosi al 15% del fabbisogno di riempimento degli stoccaggi), meccanismi di limitazione dei prezzi sulla borsa del gas Ttf, nuove misure «sull’uso trasparente delle infrastrutture e sulla solidarietà tra gli Stati membri e sforzi continui per ridurre la domanda di gas», chiedendo un taglio dei consumi del 15%.
Prezzo “dinamico”, manca il “tetto”
Il regolamento contiene diversi elementi: aggregazione della domanda dell’Ue e acquisto congiunto di gas «per negoziare prezzi migliori e ridurre il rischio che gli Stati membri si facciano concorrenza a vicenda sul mercato globale», garantendo nel contempo la sicurezza dell’approvvigionamento in Europa; avanzamento del lavoro per creare un nuovo benchmark di prezzo del Gnl (gas liquefatto) entro marzo 2023; nel breve termine si propone un meccanismo di correzione per stabilire un limite di “prezzo dinamico” per le transazioni sulla borsa del gas Ttf (gli approvvigionamenti di gas sono passati dal gasdotto, proveniente dalla Russia, al gas liquefatto trasportato via nave da altri fornitori). Di fatto manca un vero e proprio tetto al prezzo del gas utilizzato per produrre energia.
Tre principi
Presentando in conferenza stampa il provvedimento, la presidente Ursula von der Leyen ha insistito su tre principi: acquisti comuni di gas; risparmio energetico; solidarietà tra i Paesi aderenti all’Unione. «La guerra della Russia all’Ucraina ha gravi conseguenze sui mercati energetici globali ed europei – ha esordito Von der Leyen -. Stiamo agendo uniti e ci prepariamo per l’inverno che ci aspetta, riempiendo i nostri depositi di gas, risparmiando energia e trovando nuovi fornitori. Così possiamo affrontare i prezzi eccessivi e volatili con maggiore sicurezza. Introdurremo un meccanismo temporaneo per limitare i prezzi eccessivi questo inverno, mentre svilupperemo un nuovo benchmark in modo che il Gnl sia scambiato a un prezzo più equo».
Fornitori affidabili
La Presidente ha aggiunto: «Mentre negoziamo con i nostri fornitori di gas affidabili per garantire gas a prezzi accessibili, dobbiamo accelerare gli investimenti nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture. Investire di più e più velocemente nella transizione verso l’energia pulita è la nostra risposta strutturale a questa crisi energetica».
Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa «sono al 92%», mentre la quota del gas reperito via gasdotto dalla Russia «è scesa al 9% – ha specificato -.Se le tendenze attuali persisteranno fino alla fine dell’anno, avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da fornitori diversi dalla Russia e avremo risparmiato 50 miliardi di metri cubi di gas».
Approccio in due fasi
Von der Leyen ha poi sostenuto che la Commissione aveva proposto un tetto al prezzo del gas «già a marzo scorso, ma allora gli Stati non era concordi tra loro. Oggi c’è una maggiore comprensione di questa misura». Inoltre «stiamo adottando un approccio in due fasi. Oggi abbiamo stabilito una serie di principi per il meccanismo di tetto flessibile. Non appena il Consiglio concorderà sui principi, presenteremo le misure dettagliate per renderlo operativo».
Solidarietà tra gli Stati
«L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato radicalmente la situazione del mercato energetico dell’Ue. Gli strumenti e le regole che ci servivano prima non sono più adeguati per garantire un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente».
Il commissario Ue per l’energia, Kadri Simson, ha a sua volta commentato le misure adottate dalla Commissione per contenere i prezzi energetici e assicurare i rifornimenti nei prossimi mesi. «Per affrontare questa crisi in modo efficace – ha dichiarato – dobbiamo essere in grado di acquistare insieme il gas, puntare a prezzi meno elevati e garantire la solidarietà tra i nostri Stati membri in caso di carenza». Infine: «I passi che abbiamo realizzato finora stanno funzionando, con un allentamento dei prezzi e una diminuzione della domanda. Ma le proposte di oggi sono necessarie per prepararsi meglio per questo inverno e oltre».
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