La Regina è morta a 96 anni, dopo oltre 70 anni di regno: le succede il figlio, che prende il nome di Carlo III. Il Papa: «Esemplare la sua testimonianza di fede»
Il Regno Unito è in lutto per la scomparsa di Elisabetta II. La Regina è morta ieri, a 96 anni, nella sua residenza estiva di Balmoral, in Scozia, dove le sue condizioni di salute – già fragili da qualche tempo – si sono improvvisamente aggravate, tanto da far accorrere in breve al suo capezzale tutti i membri della famiglia reale. L’annuncio del decesso è stato dato da Buckingham Palace intorno alle 19.30, seguito dalla dichiarazione ufficiale della neo-premier Liz Truss, a cui solo qualche giorno fa proprio Elisabetta II aveva affidato l’incarico di guidare il governo: l’ultimo atto dei suoi 70 anni di regno, celebrati nel giugno scorso con un imponente Giubileo. Ora dieci giorni di lutto precederanno i solenni funerali.
Il nuovo Re
A Elisabetta II succede il figlio, 73 anni, che ha assunto il nome di Carlo III. «La morte della mia amatissima mamma, sua Maestà la Regina, è un momento di grandissima tristezza per me e per tutti i membri della mia famiglia – ha scritto in un messaggio -. Siamo profondamente in lutto per la scomparsa di una sovrana adorata e una mamma amatissima. Sappiamo che la sua mancanza sarà sentita profondamente in tutto il Paese, i Regni e il Commonwealth e da tantissime persone in tutto il mondo. Durante questo periodo di lutto e cambiamento, io e la mia famiglia saremo confortati e sostenuti dalla consapevolezza del rispetto e del profondo affetto che così tante persone provavano per la Regina».
Il cordoglio del Papa
«Profondamente rattristato dalla notizia della morte di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, porgo sentite condoglianze a Vostra Maestà, ai membri della Famiglia Reale, al popolo del Regno Unito e del Commonwealth – scrive papa Francesco in un telegramma indirizzato a Carlo III -. Mi unisco volentieri a tutti coloro che la piangono, pregando per l’eterno riposo della defunta Regina e rendendo omaggio alla sua vita di instancabile servizio al bene della Nazione e del Commonwealth, al suo esempio di devozione al dovere, alla sua ferma testimonianza di fede in Gesù Cristo e alla sua ferma speranza nelle sue promesse. Affidando la sua nobile anima alla bontà misericordiosa del nostro Padre Celeste, assicuro a Vostra Maestà le mie preghiere affinché Dio Onnipotente vi sostenga con la sua grazia incrollabile mentre assumete ora le vostre alte responsabilità di Re. Su di Lei e su tutti coloro che custodiscono la memoria della Sua defunta madre, invoco l’abbondanza delle benedizioni divine come pegno di conforto e forza nel Signore».
I due Primati
«La Regina Elisabetta II rimarrà, sempre, una luce splendente nella nostra storia. Possa ora riposare in pace»: così il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles, in un comunicato diffuso nei minuti successivi all’annuncio della morte. Continua il testo: «Il 21 aprile 1947, nel giorno del suo ventunesimo compleanno, la principessa Elisabetta disse: “Dichiaro davanti a tutti voi che tutta la mia vita, lunga o breve che sia, sarà dedicata al vostro servizio”. Ora, settantacinque anni dopo, abbiamo il cuore spezzato per la sua morte, e così pieni di ammirazione per il modo infallibile in cui ha adempiuto a quella dichiarazione. Anche nel mio dolore, condiviso con tanti in tutto il mondo, sono pieno di un immenso senso di gratitudine per il dono al mondo che è stata la vita della Regina Elisabetta II. In questo momento, preghiamo per il riposo dell’anima di Sua Maestà. Lo facciamo con fiducia, perché la fede cristiana ha segnato ogni giorno della sua vita e della sua attività». Il Cardinale ricorda nella nota il messaggio che la Regina pronunciò nel Natale del 2000: «“Gli insegnamenti di Cristo e la mia responsabilità personale davanti a Dio forniscono il quadro in cui cerco di condurre la mia vita. Io, come tanti di voi, ho tratto grande conforto in tempi difficili dalle parole e dall’esempio di Cristo”. Questa fede, così spesso e così eloquentemente proclamata nei suoi messaggi pubblici, è stata per me un’ispirazione, e ne sono certo per molti. La saggezza, la stabilità e il servizio che ha costantemente incarnato, spesso in circostanze di estrema difficoltà, sono una splendente eredità e una testimonianza della sua fede. La nostra preghiera è che ora sia accolta alla presenza misericordiosa di Dio, per riunirsi al suo amato principe Filippo. Questa è la promessa della nostra fede, e la nostra profonda consolazione». Il pensiero del cardinale Nichols si rivolge anche al nuovo Re: «Preghiamo per Sua Maestà il Re, che assume il suo nuovo incarico anche se piange sua madre. Dio salvi il re».
Anche l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, primate della comunione anglicana, ha diffuso un messaggio: «Mentre piangiamo tutti insieme la Regina, sappiamo che, nel perderla, abbiamo perso una persona la cui lealtà irremovibile, capacità di servizio e umiltà ci ha aiutato a dare un significato a chi siamo attraverso decenni di straordinari cambiamenti nel nostro mondo e nella nostra società. Anche se il nostro dolore è profondissimo, ancora più profonda è la nostra gratitudine per la capacità di sua maestà appena scomparsa di servire il Regno Unito e il Commonwealth. Attraverso periodi di guerre e difficoltà, attraverso stagioni turbolente e di cambiamento e attraverso momenti di gioia e celebrazione siamo stati sostenuti dalla sua fede in che cosa e chi siamo chiamati a essere. Nei giorni più duri della pandemia la Regina ha parlato con forza della luce che nessun male può sconfiggere e come ha fatto in passato ci ha ricordato una verità profonda su noi stessi, che siamo gente di speranza che ci preoccupiamo gli uni degli altri».
Mattarella: «Figura di eccezionale rilievo»
«Una figura di eccezionale rilievo entra nella storia. Se ne ricorderà l’autorevole saggezza e l’altissimo senso di responsabilità, espresso soprattutto nella generosità di spirito con la quale la Sovrana ha consacrato la sua lunga vita al servizio dei cittadini britannici e della più ampia famiglia del Commonwealth. Nel corso di sette decenni ha rappresentato per milioni di donne e uomini un esempio di dedizione, mantenendo uno sguardo sempre rivolto al futuro e alle esigenze dei tempi che ha attraversato»: così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio di cordoglio a Carlo d’Inghilterra. «Il popolo italiano e i suoi rappresentanti istituzionali che hanno avuto l’onore di incontrare la Regina Elisabetta II ne hanno potuto ammirare la straordinaria levatura e l’ineguagliabile personalità», ha aggiunto il Capo dello Stato che ha voluto esprimere «a Vostra Maestà, alla famiglia reale e a tutti i cittadini del Regno Unito le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali. Con sentimenti di intensa partecipazione al lutto della famiglia reale e del Regno Unito, rinnovo le espressioni del profondo cordoglio dell’Italia ed esprimo fervidi voti augurali per l’inizio del regno di Vostra Maestà».
«La Regina Elisabetta è stata protagonista assoluta della storia mondiale degli ultimi settant’anni. Ha rappresentato il Regno Unito e il Commonwealth con equilibrio, saggezza, rispetto delle istituzioni e della democrazia. È stata il simbolo più amato del suo Paese e ha raccolto rispetto, affetto, simpatia ovunque nel mondo. Ha garantito stabilità nei momenti di crisi e ha saputo tener vivo il valore della tradizione in una società in costante e profonda evoluzione – così il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nel messaggio di cordoglio per la scomparsa della Regina Elisabetta II -. Il suo spirito di servizio, la sua dedizione al Regno Unito e al Commonwealth, la profonda dignità con cui ha ricoperto la sua carica per un periodo così lungo sono state una fonte incessante di ammirazione per generazioni».
Le reazioni in Europa
«È stata il capo di stato più longevo al mondo e una delle personalità più rispettate in tutto il mondo. Porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia reale e al popolo britannico»: così su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia reale inglese. «È stata testimone della guerra e della riconciliazione in Europa e oltre, e delle profonde trasformazioni del nostro pianeta e delle nostre società. È stata un faro di continuità durante questi cambiamenti, non smettendo mai di mostrare una calma e una dedizione che hanno dato forza a molti. Possa riposare in pace».
«Pochi hanno plasmato la storia globale come sua maestà la Regina Elisabetta II. Il suo impegno indissolubile per il dovere e il servizio è stato un esempio per tutti. Il mondo piange con il suo popolo nel Regno Unito e oltre. Era veramente la regina Elisabetta la grande. Possa riposare in pace», ha twittato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
Anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha espresso le proprie condoglianze su Twitter: «I nostri pensieri sono con la famiglia reale e tutti coloro che piangono la regina Elisabetta II nel Regno Unito e nel mondo. Una volta chiamata Elisabetta la Costante, non ha mai mancato di mostrarci l’importanza di valori duraturi in un mondo moderno con il suo servizio e il suo impegno».
«Lo straordinario regno della regina Elisabetta Il ha diretto gli eventi chiave del 20° e 21° secolo. L’Ue rende omaggio al suo contributo unico alla costruzione della pace e della riconciliazione. Mentre la sua perdita si farà sentire in tutto il mondo, i nostri pensieri immediati vanno alla sua famiglia e al popolo del Regno Unito»: su Twitter, anche le parole di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
L’Onu e la Nato
«Sono profondamente addolorato per la morte di sua maestà la Regina Elisabetta II, ammirata in tutto il mondo per la sua leadership e devozione» – così il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres -. Era una buona amica delle Nazioni Unite e una presenza rassicurante in decenni di cambiamenti. La sua incrollabile dedizione per tutta la vita sarà ricordata a lungo».
«Profondamente addolorato per la scomparsa di sua maestà la Regina Elisabetta II. In oltre 70 anni, è stata esempio di una leadership altruistica e di servizio pubblico. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia reale, ai nostri alleati Nato del Regno Unito e del Canada e al popolo del Commonwealth»: queste le condoglianze del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.