Alle 15, presieduti dall'Arcivescovo (diretta su YouTube). Papa Francesco: «Un protagonista della vita politica italiana». Il presidente Mattarella: «Un grande leader politico»
Si svolgeranno mercoledì 14 giugno, alle 15, nel Duomo di Milano (diretta su youtube.com/chiesadimilano) e saranno presieduti dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, i funerali di Stato di Silvio Berlusconi, scomparso nella mattinata del 12 giugno all’età di 86 anni all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Berlusconi era tornato al San Raffaele venerdì 9 giugno, dopo il precedente ricovero di 45 giorni terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una forma di leucemia. In mattinata il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava la compagna di Berlusconi Marta Fascina.
Nell’impresa
Imprenditore di successo in campo immobiliare (con la nascita nel 1968 di Edilnord, che costruì Milano 2), bancario, assicurativo e finanziario, e poi in quelli dell’editoria, della pubblicità, della comunicazione (con la prima tv privata, TeleMilano, futuro Canale 5) e della grande distribuzione, acquisendo prima il gruppo Standa e poi i Supermercati Brianzoli. Fondò Fininvest (nel 1975) e Mediaset (nel 1993).
Nello sport
Lunga e fruttuosa la sua esperienza di dirigente sportivo. Da proprietario e presidente del Milan, ha conquistato 29 trofei in 31 anni (1986-2017). Negli ultimi anni, insieme ad Adriano Galliani, aveva rilevato la proprietà del Monza, conquistando la Serie A.
In politica
Sul fronte politico, dopo il sostegno al Partito socialista italiano di Bettino Craxi, nel gennaio 1994 fece la sua “discesa in campo”. Alle successive elezioni, nel marzo 1994, il Cavaliere si affermò con Forza Italia e guidò la sua prima esperienza al governo, sostenuto da una coalizione con Lega Nord e Alleanza Nazionale, fino a fine anno. Tornò poi a Palazzo Chigi dopo le vittorie nelle elezioni del 2001 e del 2008.
Eletto per la prima volta al Senato nelle elezioni del 2013, l’1 agosto di quell’anno venne condannato in via definitiva dalla Cassazione per frode fiscale, nell’ambito del “Processo Mediaset” iniziato circa otto anni prima. Il 4 ottobre successivo la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato votò a favore della decadenza di Berlusconi da senatore per effetto della cosiddetta “legge Severino”. Il 12 maggio 2018 il Tribunale di Sorveglianza di Milano lo riabilitò dalla pena a cui era stato condannato, rendendolo candidabile una volta decaduti gli effetti della legge Severino che per sei anni prevedevano la sua esclusione dalla vita pubblica. Per questo, nel 2019 si candidò e venne eletto al Parlamento europeo, carica dalla quale si era dimesso per ritornare a Palazzo Madama a seguito delle elezioni dello scorso settembre..
La giustizia
Innumerevoli le vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto e che lo hanno portato più volte a scontrarsi contro le toghe. Negli anni a Berlusconi sono stati contestati frode fiscale, falso in bilancio, falsa testimonianza nel procedimento per la P2, corruzione e corruzione giudiziaria, tangenti, violazione della legge antitrust, appropriazione indebita, concussione e prostituzione minorile, concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, abuso d’ufficio, diffamazione aggravata, finanziamenti illeciti.
Numerosi i procedimenti penali che lo hanno visto sul banco degli imputati, ma fino a quello dell’1 agosto 2013 per nessuno si era giunti a una sentenza definitiva di condanna. In precedenza erano arrivate assoluzioni, declaratorie di prescrizione e depenalizzazioni dei reati contestati.
Il Papa: «Ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica»
Un «protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica»: lo scrive Papa Francesco nel telegramma di cordoglio per la morte di Berlusconi, inviato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin alla figlia Maria Elvira. Il Pontefice «invoca dal Signore la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita».
Mattarella: «Ha segnato la storia della nostra Repubblica»
«Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua “discesa in campo”, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo»: così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Berlusconi.
«La leadership di Berlusconi – ha sottolineato il Capo dello Stato – ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo. Ha progressivamente integrato il movimento politico da lui fondato nella famiglia popolare europea favorendo continuità nell’indirizzo atlantico ed europeista della nostra Repubblica».
«È stato una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo. Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni», ha proseguito Mattarella, sottolineando che Berlusconi «è stato artefice di importanti successi nel mondo dello sport italiano».
«Desidero esprimere il mio cordoglio e la mia solidarietà ai figli, a tutti i familiari, al suo partito, a coloro che più gli sono stati vicini nella vita e nell’ultima battaglia contro la malattia, combattuta con coraggio ed esemplare ottimismo», ha concluso Mattarella.
Leggi anche: