L’Arcivescovo definisce «una svolta» l’affermazione della coalizione di centro-destra e giudica «preoccupante» l’astensionismo: «Chi non vota si predispone a essere più cliente che cittadino»

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Un segno di disinteresse nei confronti del governo del Paese, «una predisposizione a subire, a essere più clienti che cittadini». Per questo l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, giudica «preoccupante» l’alto tasso di astensionismo registrato nelle elezioni politiche del 25 settembre.

Quanto al risultato, monsignor Delpini definisce «una svolta» l’affermazione della coalizione di centro-destra, che ora, dall’alto della «posizione molto forte» acquisita in Parlamento, deve farsi carico «del bene di tutta la società e non solo di una parte». 

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