Nell’indagine annuale costi e opportunità della “rivoluzione” imposta dalla pandemia: come si vivono le relazioni, quanto si spende per i device
Il 39,5% delle famiglie ritiene che la tecnologia «facilita la vita in famiglia» ed è disposta a spendere, per device e abbonamenti, dai 65 ai 75 euro al mese, perché gli acquisti digitali sono ormai considerati, in tutte le fasce di reddito, un «bene necessario» esattamente come il pane e gli articoli di prima necessità.
Sono dati analitici basati su un campione di oltre 2 mila famiglie con figli – in una ricerca realizzata con il patrocinio di Fondazione Cariplo – con cui il Cisf Family Report 2022 (curato da Francesco Belletti, Sara Nanetti, Stefano Pasta, Federico Perali, Martina Menon, Maria Pia Colella e Roberto Rossini, Edizioni San Paolo, 208 pagine, 18 euro) legge il cambiamento epocale prodotto dalla pandemia (vedi qui alcune slides). Per prima cosa, questa ha messo alla prova le relazioni e cambiato il modo di utilizzare il digitale in famiglia (sempre meno da soli, one-to-one, e sempre più insieme, many-to-many), ormai considerato fondamentale per la vita quotidiana, anche se resta ambivalente nella sua pervasività, che a volte abbatte i confini tra privato e pubblico, tra lavoro e svago, tra piacere e costrizione.
Entusiasti e critici
Se, infatti, i “tecnoentusiasti” ritengono che la tecnologia «aiuta i rapporti sociali» (23,7% del campione), rimane una quota di famiglie che sente che essa «imprigiona» (15,9%) e «rovina i rapporti» (20,8%). D’altra parte, sempre più spesso le famiglie utilizzano insieme i media digitali (il 35,4% la messaggistica come Whatsapp e Messenger; il 28,5% i Social come Facebook, Instagram e TikTok; il 36,1% le piattaforme video come YouTube; il 26,1% le piattaforme per videochiamate come Zoom o FaceTime, percentuali che si alzano ulteriormente se si considera il consumo «sia da soli che in famiglia»). Nuove abitudini che incidono sul bilancio familiare: in questo caso il campione si spacca a metà, e a fronte di un 56,2% che dichiara che la spesa per il digitale è rimasta invariata, oltre il 40% la definisce «aumentata» (32,3%) e «significativamente aumentata» (8%).
Due fragilità
Oltre a leggere questi trend, il Cisf Family Report 2022 dedica due capitoli finali alle grandi fragilità innescate in pandemia: la fragilità psicologica e relazionale di adulti e ragazzi, e la fragilità economica di chi è rimasto tagliato fuori, ha perso il lavoro, ha avuto più spese e vive, spesso con più figli, nella soglia di povertà.
Con una prospettiva multidisciplinare, gli esperti Cisf analizzano la portata di questo cambiamento, anche alla luce delle continue emergenze (non più solo il Covid, ma anche la crisi economica, la crisi ecologica…) che le famiglie sono chiamate ad affrontare.