«Affrontare questa minaccia infida e cieca»: così i vescovi francesi a poche ore dall’attentato costato la vita di tre persone, che «rappresentavano un simbolo da distruggere»
di Maria Chiara
Biagioni
I cattolici di Francia non cederanno alla paura nonostante le chiese di Nizza siano state chiuse per precauzione e messe sotto la protezione della polizia. E in segno di solidarietà e di lutto, in tutto il Paese sono suonate le campane a morto. È quanto fanno sapere in un comunicato i vescovi francesi in una nota diffusa dalla Conferenza episcopale francese a poche ore dall’attacco all’arma bianca a Nizza, all’interno e nei pressi della Basilica di Notre-Dame.
Sono ore di grande trepidazione quelle che la Francia ha vissuto subito dopo le 9, quando un uomo al grido di «Allah Akbar» ha di nuovo gettato il Paese nell’orrore del terrorismo. A soli pochi giorni dalla decapitazione del professore Samuel Paty, questa volta l’estremismo ha preso di mira la basilica di Notre-Dame a Nizza. Il bilancio dell’attentato è di 3 morti e diversi feriti. Una donna è stata decapitata e tra le vittime figura anche il custode della basilica, secondo quanto ha fatto sapere in un tweet il sindaco di Nizza Christian Estrosi.
Avignone e Gedda
Il primo ministro francese Jean Castex ha lasciato l’Assemblea nazionale, dove era in corso la discussione sulla nuove misure di contenimento del Covid-19, per unirsi alla cellula di crisi aperta al ministero dell’Interno. E mentre a Nizza si piangevano le vittime, ad Avignone un uomo armato di un coltello è stato ucciso dalla polizia. L’uomo avrebbe tentato di attaccare dei poliziotti in strada e avrebbe gridato «Allah Akbar». Nelle stesse ore anche il consolato francese a Gedda, in Arabia Saudita, è stato attaccato: una guardia è stata ferita da un assalitore saudita. È di ieri la pubblicazione di una vignetta di Charlie Hebdo contro il presidente turco Erdogan che a sua volta, nei giorni precedenti aveva duramente attaccato la Francia e il presidente Emmanuel Macron per come aveva reagito all’omicidio del professore Samuel Paty.
Le parole dei Vescovi
I vescovi scrivono: «Gli omicidi perpetrati questa mattina a Nizza nella Basilica di Notre-Dame fanno precipitare la Conferenza episcopale francese in un’immensa tristezza. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle vittime, ai feriti, alle loro famiglie e ai loro cari. Queste persone sono state aggredite e uccise perché si trovavano nella Basilica. Rappresentavano un simbolo da distruggere. Il pensiero va immediatamente al martirio di padre Jacques Hamel, il sacerdote sgozzato nel 2016 da due giovani estremisti mentre celebrava la messa a Rouen. Attraverso questi atti orribili, è il nostro intero Paese ad essere colpito. Questo terrorismo mira a instillare un clima di ansia nella nostra società. È urgente che questa cancrena venga fermata così come è urgente ritrovare la fraternità, indispensabile per tenerci tutti in piedi di fronte a queste minacce. Nonostante il dolore che ci attanaglia, i cattolici si rifiutano di cedere alla paura e, con l’intera nazione, vogliono affrontare questa minaccia infida e cieca».
Di infinita tristezza parla anche il vescovo di Nizza, monsignor André Marceau. «La mia tristezza è infinita – si legge in un comunicato diffuso dalla diocesi – come essere umano di fronte a ciò che altri esseri, chiamati umani, possono fare». Il vescovo fa sapere che tutte le chiese di Nizza sono state chiuse fino a nuovo avviso e poste sotto la protezione della polizia. «Tutte le mie preghiere vanno alle vittime, ai loro cari, alle forze dell’ordine impegnate in prima linea in questa tragedia, ai sacerdoti e ai fedeli feriti nella loro fede e speranza. Che lo spirito di perdono di Cristo prevalga di fronte a questi atti barbari».
L’attentato di Nizza ha toccato nel profondo i francesi e moltissime sono state le reazioni di tristezza e preghiera dei vescovi. Il presidente dei vescovi francesi, monsignor Eric de Moulins-Beaufort, ricorda che domenica prossima, per la festa di Ognissanti, risuoneranno nelle chiese le Beatitudini del Vangelo: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati voi quando vi perseguiteranno per causa mia perché grande sarà la vostra ricompensa nei cieli. La mia preghiera speciale è per tutti i fedeli della diocesi di Nizza e per il loro vescovo monsignor Marceau. Che sappiano sostenersi in questa prova e sostenere chi è provato sulla sua carne».
La reazione dei musulmani
Anche i musulmani di Francia stanno reagendo. Hafiz Chems-eddine, rettore della Grande Moschea di Parigi parla di «un pericolo islamista che ci prende di mira tutti». E aggiunge: «Quando sono stato insediato, ho voluto mettere in guardia le autorità e tutti i musulmani sulla grave situazione che dobbiamo affrontare e combattere insieme». Il Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) ha condannato con forza «l’attentato terroristico» e «in segno di lutto e in solidarietà con le vittime e i loro familiari» ha chiesto «a tutti i musulmani di Francia di annullare le festività previste per la festa di Mawlid», che celebra la data di nascita del profeta Maometto.