Nella basilica di San Simpliciano a Milano la Comunità pastorale Paolo VI, in collaborazione con Le Voci della Città, organizza uno spettacolo musicale ispirato all'ultimo scritto di Montini
A cura di Marta
VALAGUSSA
Martedì 18 giugno, alle 21, nella Basilica di San Simpliciano a Milano (corso Garibaldi 7), la Comunità pastorale Paolo VI, in collaborazione con Le Voci della Città, organizza lo spettacolo musicale “Paolo VI . Pensiero alla morte”, basato sull’ultimo scritto del Papa santo. Ne parliamo con Chiara Gibillini (scenografa) e Matteo Galli (che accompagnerà all’organo), produttori dell’evento.
Nel rispetto fedele del contenuto, il testo prende letteralmente vita in una forma di teatro totale. Una modalità che oltrepassa certamente la dimensione della lettura, della semplice voce recitante. In che modo?
La voce, anzi, le voci di don Paolo Alliata, e quella fuori campo di Alessandro Castellucci, si intrecciano con tutta la naturale fisicità del corpo di un mimo/danzatore, Antonio Gargiulo, che trasforma il pensiero in movimento. Si parla infatti di vita, di bellezza, del creato e della morte «misteriosa metamorfosi che sta per compiersi nell’essere mio». La parola si unisce al gesto fisico come nella vita di ogni giorno di ogni semplice uomo.
Parola e azione, ma anche musica…
Certamente. L’interpretazione dello scritto di Paolo VI è sostenuta e contrappuntata da una costante colonna sonora realizzata dal vivo all’organo con l’integrazione della voce. Nel testo montiniano ci sono riferimenti impliciti al canto e anche alla liturgia, che emergeranno chiaramente. La colonna sonora è fondamentalmente realizzata sotto forma d’improvvisazione dal vivo.
Un’improvvisazione dal vivo ha anche un sapore di rischio…
Sicuramente, ma il desiderio degli interpreti è quello di lasciare fluire dallo spirito qualcosa che possa scaturire solo nel momento della rappresentazione dal vivo. Che sia un’inevitabile e profonda relazione con gli attori interpreti del testo, ma anche un momento di intimità spirituale con il pubblico, chiamato a partecipare di un’occasione che si presenta come unica e irripetibile. Ogni futura rappresentazione avrà, nel suo tessuto strutturale, delle differenze (non solo di interpretazione, ma proprio di sostanza) dettate dal contesto, dal momento, dalle differenze dell’ambiente e dell’organo utilizzato.
Il contesto di San Simpliciano aiuterà sicuramente la buona resa dello spettacolo…
Certamente. Stiamo lavorando per creare un interessante contesto luminoso che incornicerà l’interpretazione dal vivo nell’affascinante spazialità della Basilica. Lavorare in San Simpliciano è un’esperienza straordinaria: basta davvero orientare un fascio luminoso nello spazio per creare immediatamente dei risultati incredibili. È abbastanza complesso concretizzare l’idea di scenografia luminosa rispettando totalmente la pulizia architettonica di questo monumento eccezionale.
PAOLO VI, PENSIERO ALLA MORTE.
Martedì 18 giugno 2019, ore 21, Basilica San Simpliciano (Piazza San Simpliciano 7, Corso Garibaldi) Milano
Ingresso libero e gratuito.
don Paolo Alliata, voce recitante
Antonio Gargiulo, mimo e azione scenica
Alessandro Castellucci, voce fuori campo
Matteo Galli, organo
Marco Elli – EM Sound, luci e suono
Chiara Gibillini, ideazione e coordinamento
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti
INFORMAZIONI
Le Voci della città, tel. 02.3966 3547 – info@levocidellacitta.it www.levocidellacitta.it