Grazie alle Fondazioni Mac e Don Gnocchi riprenderà vita il cortometraggio di Nicolò Ferrari, gioiello neorealista voluto nel 1952 dal sacerdote oggi beato. Ne parla «Il Segno» di giugno
L’8 dicembre 1952, nella sede del Collegio San Giuseppe in piazza di Spagna a Roma, venne presentato il cortometraggio I bambini ci giuocano, del giovane cineasta Nicolò Ferrari. La pellicola metteva al centro, come attori-testimoni, i «mutilatini», i bambini rimasti vittime dello scoppio degli ordigni della guerra mondiale da poco conclusa.
Fu don Carlo Gnocchi, «l’apostolo dei mutilatini» e presidente della Fondazione Pro Juventute, a volere questo cortometraggio e si adoperò perché gli stessi bambini ospitati nel suo istituto fossero i protagonisti del breve film. Riuscì a coinvolgere anche Vittorio De Sica e Cesare Zavattini come sceneggiatori e supervisori del lavoro.
Come si legge nel numero di giugno de Il Segno, la Fondazione Mac-Memorie audiovisive del cattolicesimo ha pensato di mettere al centro di un’operazione di restauro questo piccolo gioiello della cinematografia documentarista italiana, trascurato nelle storie del cinema italiano, con l’adesione della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Il progetto prevede anche il restauro di un altro interessante cortometraggio dedicato ai mutilatini, Fiori nella bufera di Ermanno E. Scopinich, voluto da don Gnocchi e prodotto nel 1950 con il sostegno – tra gli altri – del maestro Arturo Toscanini.