Questo il tema della quarta edizione della rassegna promossa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, in programma dal 5 al 9 luglio. Cartellone ricco di eventi, attesi numerosi ospiti
Da mercoledì 5 a domenica 9 luglio torna il Lecco Film Fest (vedi qui la locandina) che quest’anno ha per tema «Ridestare lo stupore» (vedi qui il pieghevole). Un titolo ispirato alle riflessioni consegnate alla Fondazione Ente dello Spettacolo da papa Francesco che, nell’udienza in occasione del 75° anniversario, aveva invitato i presenti a «ridestare la meraviglia».
Il tema sarà il fil rouge tra i diversi momenti del festival (proiezioni, talk, formazione per i giovani; qui il programma completo). A inaugurare l’edizione 2023 sarà Piera Detassis, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano-David di Donatello.
Bellocchio e Verdone
Numerosi gli ospiti che arricchiranno le giornate del festival. Tra questi, Marco Bellocchio che dialogherà con monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, attorno al suo ultimo film, Rapito; Carlo Verdone che presenterà la sua visione del cinema del passato; Jerzy Stuhr, attore e regista di rilevanza internazionale, simbolo del cinema e del teatro polacco e interprete che porterà a Lecco il film The Big Animal (2000), di cui è anche protagonista, basato su una sceneggiatura postuma di Krzysztof Kieślowski da un racconto di Kazimierz Orłoś.
Narrazione femminile
Grandi nomi e importanti opere daranno spazio alla narrazione femminile, rilevanza ai conflitti troppo spesso dimenticati, come quello siriano, attenzione al tema della giustizia. Quale luogo di scambio tra cinema e musica, il festival ospiterà poi Dardust (Dario Faini), artista italiano tra i più ascoltati dalle nuove generazioni. Oltre all’omaggio a Mabel Normand, la “Charlot femmina”, famosa per le sue interpretazioni nel cinema muto, il Lecco Film Fest sarà occasione per dialogare con importanti esponenti del giornalismo italiano, tra cui Stefano Nazzi, Massimo Bernardini e Gianni Riotta.
Spettatori «meravigliati»
«Ci consideriamo sempre più esseri che si devono dire, che devono reclamare diritti e bisogni, ma che non sanno più ascoltare e accogliere l’altro con il bene e le domande che porta – spiega monsignor Milani -. Un festival come questo ci insegna a essere spettatori per restare in ascolto dello spettacolo della vita degli altri. Papa Francesco, durante l’udienza concessa alla Fondazione Ente dello Spettacolo, ci ha parlato dello stupore come capacità di aprirsi a una rivelazione, all’epifania del volto e della storia dell’altro. Il Lecco Film Fest non offre cinque giornate di semplice intrattenimento, ma ci aiuta a tornare spettatori meravigliati. Quest’anno abbiamo lanciato “Cinematografo Incontra”, un progetto per fare incontrare chi ama il cinema con chi il cinema lo fa, per vivere insieme l’esperienza della meraviglia che cambia la vita».