Dopo la presentazione del "Piano di welfare" del Pirellone, l'Associazione Nazionale Famiglie Numerose conferma la richiesta di istituzione di un organismo ad hoc


Redazione

L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose prende atto del nuovo Piano di sviluppo per l’area sociale presentato dalla Regione Lombardia. In un apposito documento l’associazione ravvede «un positivo approccio» a quanto ha presentato in occasione della scorsa edizione della Festa Regionale della Famiglia, tenutasi il 16 maggio a Limbiate: «“Un nuovo Welfare Lombardo amico della Famiglia”, in cui si propone d’istituire un’Agenzia Regionale per la Famiglia, finalizzata alla realizzazione di un sistema di Welfare favorevole a ogni famiglia lombarda».
La scelta di passare da un “Welfare dei diritti” a un “Welfare delle responsabilità” va nella direzione auspicata dall’associazione: «Le persone e le famiglie, infatti, non solo sono utenti, ma soggetti in grado di partecipare alla costruzione delle risposte: sogni, bisogni e diritti per cui lottiamo. A tal fine sollecitiamo la costituzione in ogni Piano di Zona ASL di un tavolo specifico per la Famiglia che istituisca uno “Sportello Famiglia” gestito dall’associazionismo familiare e diretto alla promozione di politiche territoriali che puntino lo sguardo oltre gli interventi in ambito di disagio e prendano in considerazione la famiglia a partire dal suo ciclo ordinario di vita».
Le richieste dell’associazione rispondono pienamente a quanto afferma la Regione: “La nuova legge di governo… richiede altresì di declinare in maniera innovativa la sussidiarietà orizzontale… negli ambiti territoriali… In particolare si dovrà consentire alle organizzazioni del terzo settore maggiore autonomia nell’esprimere la propria progettualità sociale… così da favorire… le reti locali”.
L’associazione intende quindi «partecipare attivamente alla costruzione di politiche familiari che vedano la famiglia co-protagonista, e non solo utente. Siamo impegnati nella promozione di reti di prossimità, quali ad esempio i gruppi di acquisto familiari (Gaf) anche nella modalità della Family Card già attivata con le Acli Milanesi. Progetti che riteniamo coerenti all’indirizzo di governo regionale. Speriamo ciò sia l’auspicio di una concreta primavera di collaborazione per realizzare un “Più Famiglia” in Lombardia».
L’obiettivo dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose è quello di realizzare un modello di economia sociale di mercato ispirato da Papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate (n. 66): «È bene che le persone si rendano conto che acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico… Anche nel campo degli acquisti, proprio in momenti come quelli che si stanno sperimentando, in cui il potere di acquisto potrà ridursi e si dovrà consumare con maggior sobrietà, è necessario percorrere altre strade, come per esempio forme di cooperazione all’acquisto…». L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose prende atto del nuovo Piano di sviluppo per l’area sociale presentato dalla Regione Lombardia. In un apposito documento l’associazione ravvede «un positivo approccio» a quanto ha presentato in occasione della scorsa edizione della Festa Regionale della Famiglia, tenutasi il 16 maggio a Limbiate: «“Un nuovo Welfare Lombardo amico della Famiglia”, in cui si propone d’istituire un’Agenzia Regionale per la Famiglia, finalizzata alla realizzazione di un sistema di Welfare favorevole a ogni famiglia lombarda».La scelta di passare da un “Welfare dei diritti” a un “Welfare delle responsabilità” va nella direzione auspicata dall’associazione: «Le persone e le famiglie, infatti, non solo sono utenti, ma soggetti in grado di partecipare alla costruzione delle risposte: sogni, bisogni e diritti per cui lottiamo. A tal fine sollecitiamo la costituzione in ogni Piano di Zona ASL di un tavolo specifico per la Famiglia che istituisca uno “Sportello Famiglia” gestito dall’associazionismo familiare e diretto alla promozione di politiche territoriali che puntino lo sguardo oltre gli interventi in ambito di disagio e prendano in considerazione la famiglia a partire dal suo ciclo ordinario di vita».Le richieste dell’associazione rispondono pienamente a quanto afferma la Regione: “La nuova legge di governo… richiede altresì di declinare in maniera innovativa la sussidiarietà orizzontale… negli ambiti territoriali… In particolare si dovrà consentire alle organizzazioni del terzo settore maggiore autonomia nell’esprimere la propria progettualità sociale… così da favorire… le reti locali”.L’associazione intende quindi «partecipare attivamente alla costruzione di politiche familiari che vedano la famiglia co-protagonista, e non solo utente. Siamo impegnati nella promozione di reti di prossimità, quali ad esempio i gruppi di acquisto familiari (Gaf) anche nella modalità della Family Card già attivata con le Acli Milanesi. Progetti che riteniamo coerenti all’indirizzo di governo regionale. Speriamo ciò sia l’auspicio di una concreta primavera di collaborazione per realizzare un “Più Famiglia” in Lombardia».L’obiettivo dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose è quello di realizzare un modello di economia sociale di mercato ispirato da Papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate (n. 66): «È bene che le persone si rendano conto che acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico… Anche nel campo degli acquisti, proprio in momenti come quelli che si stanno sperimentando, in cui il potere di acquisto potrà ridursi e si dovrà consumare con maggior sobrietà, è necessario percorrere altre strade, come per esempio forme di cooperazione all’acquisto…».

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