L'innovativo progetto promosso da Asvap in partnership con la Cooperativa Novo Millennio
di Luigi MEANI
Redazione
Si stima che il disagio psichico in Italia riguarderebbe circa 10 milioni di persone (un sesto della popolazione nazionale), il 70% delle quali sarebbero donne, anche molto giovani (204 mila su un totale di 228 mila adolescenti). In generale si tratta di individui colpiti da disturbi e malesseri di vario genere: il 37,8% ha disturbi della sfera affettiva, il 37,2% soffre d’ansia, il 5,8% somatizza il dolore psichico in varie malattie, il 3,6 non controlla i propri impulsi, il 3,5% presenta disturbi del sonno. Sofferenze di vario genere e intensità che hanno un enorme costo sociale ed economico: ogni anno, infatti, si spendono 314 miliardi in antidepressivi e 294 miliardi in antipsicotici, più altri 412 miliardi in medicine che attutiscono disagi psichici. Dati emersi durante la Conferenza nazionale per la salute mentale promossa dal Ministero della Sanità, che fanno comprendere le dimensioni di un problema da non sottovalutare.
Partendo da questi dati, Asvap (Associazione di famigliari e volontari per l’aiuto e l’informazione nel disagio mentale), in partnership con la Cooperativa Novo Millennio, con la collaborazione del Comune di Monza, del Cps dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo e del finanziamento di Regione Lombardia, hanno lanciato un nuovo e innovativo progetto – “Invito a Concerto” – destinato alle persone che hanno manifestato un disagio psichico e sono residenti nei condomini Aler di Monza (via Debussy e Birona).
Si tratta di un’équipe formata da un educatore, un assistente sociale e un gruppo di volontari che, recandosi stabilmente in uno spazio dei condomini Aler, rimarranno a disposizione delle persone che vivono un disagio psichico. Per la prima volta non saranno le persone a dover uscire dalle loro abitazioni per chiedere aiuto, conforto o assistenza, ma sarà la rete di protezione sociale presente in loco ad attivarsi nelle case di chi ha bisogno.
I problemi evidenziati in questi primi mesi di attività sono diversi. Riguardano situazioni di isolamento sociale, di vita in condizioni abitative non idonee, di incapacità o grave difficoltà nell’assolvere gli impegni quotidiani (gestione di spese e bollette, compilazione ed espletamento di pratiche, rispetto dei tempi per appuntamenti e impegni con Servizi vari), oltre che di difficoltà relazionali sia all’interno dei nuclei famigliari che all’esterno. “Invito a Concerto” si propone di intervenire per aiutare la persona e la sua famiglia nei bisogni essenziali, indirizzandoli nell’acquisire con il tempo una propria autonomia relazionale e abitativa.
Il progetto è operativo dai primi di gennaio e durerà per tutto l’arco del 2010: a oggi sono state coinvolto già una quindicina di persone. Come in una vera e propria orchestra, il progetto conta sul fatto che tutti i soggetti coinvolti possano svolgere il proprio ruolo affinché il disagio si trasformi quanto meno in sollievo, coniugando insieme la prospettiva sanitaria con quella sociale. Si stima che il disagio psichico in Italia riguarderebbe circa 10 milioni di persone (un sesto della popolazione nazionale), il 70% delle quali sarebbero donne, anche molto giovani (204 mila su un totale di 228 mila adolescenti). In generale si tratta di individui colpiti da disturbi e malesseri di vario genere: il 37,8% ha disturbi della sfera affettiva, il 37,2% soffre d’ansia, il 5,8% somatizza il dolore psichico in varie malattie, il 3,6 non controlla i propri impulsi, il 3,5% presenta disturbi del sonno. Sofferenze di vario genere e intensità che hanno un enorme costo sociale ed economico: ogni anno, infatti, si spendono 314 miliardi in antidepressivi e 294 miliardi in antipsicotici, più altri 412 miliardi in medicine che attutiscono disagi psichici. Dati emersi durante la Conferenza nazionale per la salute mentale promossa dal Ministero della Sanità, che fanno comprendere le dimensioni di un problema da non sottovalutare.Partendo da questi dati, Asvap (Associazione di famigliari e volontari per l’aiuto e l’informazione nel disagio mentale), in partnership con la Cooperativa Novo Millennio, con la collaborazione del Comune di Monza, del Cps dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo e del finanziamento di Regione Lombardia, hanno lanciato un nuovo e innovativo progetto – “Invito a Concerto” – destinato alle persone che hanno manifestato un disagio psichico e sono residenti nei condomini Aler di Monza (via Debussy e Birona).Si tratta di un’équipe formata da un educatore, un assistente sociale e un gruppo di volontari che, recandosi stabilmente in uno spazio dei condomini Aler, rimarranno a disposizione delle persone che vivono un disagio psichico. Per la prima volta non saranno le persone a dover uscire dalle loro abitazioni per chiedere aiuto, conforto o assistenza, ma sarà la rete di protezione sociale presente in loco ad attivarsi nelle case di chi ha bisogno.I problemi evidenziati in questi primi mesi di attività sono diversi. Riguardano situazioni di isolamento sociale, di vita in condizioni abitative non idonee, di incapacità o grave difficoltà nell’assolvere gli impegni quotidiani (gestione di spese e bollette, compilazione ed espletamento di pratiche, rispetto dei tempi per appuntamenti e impegni con Servizi vari), oltre che di difficoltà relazionali sia all’interno dei nuclei famigliari che all’esterno. “Invito a Concerto” si propone di intervenire per aiutare la persona e la sua famiglia nei bisogni essenziali, indirizzandoli nell’acquisire con il tempo una propria autonomia relazionale e abitativa.Il progetto è operativo dai primi di gennaio e durerà per tutto l’arco del 2010: a oggi sono state coinvolto già una quindicina di persone. Come in una vera e propria orchestra, il progetto conta sul fatto che tutti i soggetti coinvolti possano svolgere il proprio ruolo affinché il disagio si trasformi quanto meno in sollievo, coniugando insieme la prospettiva sanitaria con quella sociale.