Una mostra e quattro incontri all'Aloisianum di Gallarate per ricordare e guardare al futuro
Redazione
Chi salva una vita salva il mondo intero: è una massima riportata sia nel Talmud, l’opera più importante della letteratura ebraica, sia nel Corano. Questa frase racconta anche il senso del gesto, reale e al contempo simbolico, compiuto dai musulmani che, durante la persecuzione nazista, salvarono la vita ai loro concittadini ebrei, in Albania, in Bosnia, in Marocco, in Grecia, in Francia. Oggi sono chiamati “Giusti dell’Islam”.
“Giusti dell’islam” è anche il titolo della mostra itinerante, già esposta alla Camera dei Deputati, che sarà allestita dal 21 al 31 gennaio a Gallarate presso l’Istituto Aloisianum (via Gonzaga 8). In occasione di questa iniziativa, realizzata dalle Acli provinciali di Varese e dalla Comunità islamica di Gallarate, in collaborazione con Centro missionario Pime, Istituto Aloisianum, Decanato di Gallarate, Comunità di Sant’Egidio, Acli Zona di Gallarate, sono in programma quattro serate di approfondimento e discussione «per guardare al futuro».
Il primo incontro all’Aloisianum si terrà giovedi 21 gennaio, alle 20.30, sul tema “I Giusti dell’Islam tra storia e presente”: a parlare dell’eroismo di alcuni musulmani che salvarono la vita ad alcuni ebrei durante la Shoah, e di alcune esperienze di dialogo possibili oggi, saranno Giorgio Bernardelli, giornalista, curatore della mostra, Daniele Nahum, Comunità ebraica di Milano, e Ibrahim ’abd an-Nur, Comunità Islamica di Milano.
Sabato 23 gennaio alle 20.30 sarà invece presentato il libro Muri, lacrime e za’tar, un diario di viaggio attraverso la Palestina, con la presenza dell’autore Gianluca Solera, collaboratore della Fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture; alcuni brani del libro saranno interpretati da Elisa Renaldin, attrice varesina; inoltre, nel corso della serata, intitolata “I Nuovi Giusti”, porterà la sua testimonianza Susanna Sinigaglia, della Rete Ebrei contro l’occupazione, che informerà su ciò che accade quotidianamente in Palestina.
Martedì 26 gennaio, alle 20.30, esponenti delle due comunità, islamica e cattolica, si incontreranno nel dibattito “Essere Giusti nella quotidianità”; saranno presenti monsignor Franco Carnevali, decano di Gallarate, e Hamid Khartaoui, presidente della Comunità Islamica di Gallarate (modererà l’incontro Roberto Morandi di Varesenews).
Infine, venerdì 29 gennaio alle 20.30, su “Diritto di culto: diritto umano, diritto costituzionale”, interverranno Giorgio Del Zanna, Comunità di Sant’Egidio, e Mohsen Mouelhi, Confraternita Jerrahi Haleveti – Forum delle religioni. Chi salva una vita salva il mondo intero: è una massima riportata sia nel Talmud, l’opera più importante della letteratura ebraica, sia nel Corano. Questa frase racconta anche il senso del gesto, reale e al contempo simbolico, compiuto dai musulmani che, durante la persecuzione nazista, salvarono la vita ai loro concittadini ebrei, in Albania, in Bosnia, in Marocco, in Grecia, in Francia. Oggi sono chiamati “Giusti dell’Islam”.“Giusti dell’islam” è anche il titolo della mostra itinerante, già esposta alla Camera dei Deputati, che sarà allestita dal 21 al 31 gennaio a Gallarate presso l’Istituto Aloisianum (via Gonzaga 8). In occasione di questa iniziativa, realizzata dalle Acli provinciali di Varese e dalla Comunità islamica di Gallarate, in collaborazione con Centro missionario Pime, Istituto Aloisianum, Decanato di Gallarate, Comunità di Sant’Egidio, Acli Zona di Gallarate, sono in programma quattro serate di approfondimento e discussione «per guardare al futuro».Il primo incontro all’Aloisianum si terrà giovedi 21 gennaio, alle 20.30, sul tema “I Giusti dell’Islam tra storia e presente”: a parlare dell’eroismo di alcuni musulmani che salvarono la vita ad alcuni ebrei durante la Shoah, e di alcune esperienze di dialogo possibili oggi, saranno Giorgio Bernardelli, giornalista, curatore della mostra, Daniele Nahum, Comunità ebraica di Milano, e Ibrahim ’abd an-Nur, Comunità Islamica di Milano.Sabato 23 gennaio alle 20.30 sarà invece presentato il libro Muri, lacrime e za’tar, un diario di viaggio attraverso la Palestina, con la presenza dell’autore Gianluca Solera, collaboratore della Fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture; alcuni brani del libro saranno interpretati da Elisa Renaldin, attrice varesina; inoltre, nel corso della serata, intitolata “I Nuovi Giusti”, porterà la sua testimonianza Susanna Sinigaglia, della Rete Ebrei contro l’occupazione, che informerà su ciò che accade quotidianamente in Palestina.Martedì 26 gennaio, alle 20.30, esponenti delle due comunità, islamica e cattolica, si incontreranno nel dibattito “Essere Giusti nella quotidianità”; saranno presenti monsignor Franco Carnevali, decano di Gallarate, e Hamid Khartaoui, presidente della Comunità Islamica di Gallarate (modererà l’incontro Roberto Morandi di Varesenews).Infine, venerdì 29 gennaio alle 20.30, su “Diritto di culto: diritto umano, diritto costituzionale”, interverranno Giorgio Del Zanna, Comunità di Sant’Egidio, e Mohsen Mouelhi, Confraternita Jerrahi Haleveti – Forum delle religioni.