Tra orari scomodi, guasti e ritardi

di Cristina CONTI
Redazione

Vita sempre più difficile per i pendolari lombardi. Ammonta, infatti, a duecento milioni di euro il taglio che ha colpito il trasporto locale della nostra regione. Il numero di chi decide di andare a vivere fuori città aumenta ogni anno: voglia di fuggire dal traffico, dall’inquinamento e soprattutto dall’alto costo degli appartamenti.
Levatacce all’alba, treni sempre pieni, spesso guasti, con il riscaldamento troppo alto o troppo basso, ore per raggiungere il posto di lavoro. Sono alcune delle situazioni con cui i pendolari hanno a che fare ogni giorno. Le trattative con i sindacati e le associazioni dei consumatori con la Regione sono iniziate a luglio, per evitare il più possibile danni a chi viene a Milano tutte le mattine per lavorare.
E ora il Pirellone annuncia gli aumenti delle tariffe del 25%. «Siamo la regione più colpita e questa è la manovra più difficile da almeno nove anni, quando fummo costretti a introdurre i ticket per garantire la stessa qualità sanitaria», ha commentato il governatore Roberto Formigoni. Gli aumenti saranno a partire dal prossimo anno e verranno alzati i prezzi soprattutto ai biglietti delle corse singole, per non penalizzare i pendolari, che per lo più viaggiano con l’abbonamento. Si introdurrà poi un quoziente familiare e si arriverà a una tariffa unica integrata. E intanto continueranno le trattative con il governo. «La speranza di strappare qualche risorsa in più soprattutto alla voce trasporti c’è, non è ancora morta», ha aggiunto Formigoni.
Ma le cose non vanno bene nemmeno sul trasporto pubblico cittadino. Attese di 40 minuti si moltiplicano ormai su tutte le linee, a qualunque ora del giorno. Minuti preziosi che si aggiungono alle ore passate in treno da chi viene fuori città. Le vetture, infatti, dall’8 novembre sono costrette a passare per passaggi obbligati per i nuovi lavori che stanno interessando la zone Sarpi, Sempione e San Siro per la costruzione della nuova linea metropolitana 5. Molti poi sono i cittadini che non sanno che le linee 29/30, 7, 16 e 19 sono deviate e che è stata istituita la nuova linea 37 per collegare piazza 6 Febbraio con piazza della Repubblica. Per informazioni è disponibile il numero verde Atm 800808181 e il sito www.atm-mi.it. Vita sempre più difficile per i pendolari lombardi. Ammonta, infatti, a duecento milioni di euro il taglio che ha colpito il trasporto locale della nostra regione. Il numero di chi decide di andare a vivere fuori città aumenta ogni anno: voglia di fuggire dal traffico, dall’inquinamento e soprattutto dall’alto costo degli appartamenti.Levatacce all’alba, treni sempre pieni, spesso guasti, con il riscaldamento troppo alto o troppo basso, ore per raggiungere il posto di lavoro. Sono alcune delle situazioni con cui i pendolari hanno a che fare ogni giorno. Le trattative con i sindacati e le associazioni dei consumatori con la Regione sono iniziate a luglio, per evitare il più possibile danni a chi viene a Milano tutte le mattine per lavorare.E ora il Pirellone annuncia gli aumenti delle tariffe del 25%. «Siamo la regione più colpita e questa è la manovra più difficile da almeno nove anni, quando fummo costretti a introdurre i ticket per garantire la stessa qualità sanitaria», ha commentato il governatore Roberto Formigoni. Gli aumenti saranno a partire dal prossimo anno e verranno alzati i prezzi soprattutto ai biglietti delle corse singole, per non penalizzare i pendolari, che per lo più viaggiano con l’abbonamento. Si introdurrà poi un quoziente familiare e si arriverà a una tariffa unica integrata. E intanto continueranno le trattative con il governo. «La speranza di strappare qualche risorsa in più soprattutto alla voce trasporti c’è, non è ancora morta», ha aggiunto Formigoni.Ma le cose non vanno bene nemmeno sul trasporto pubblico cittadino. Attese di 40 minuti si moltiplicano ormai su tutte le linee, a qualunque ora del giorno. Minuti preziosi che si aggiungono alle ore passate in treno da chi viene fuori città. Le vetture, infatti, dall’8 novembre sono costrette a passare per passaggi obbligati per i nuovi lavori che stanno interessando la zone Sarpi, Sempione e San Siro per la costruzione della nuova linea metropolitana 5. Molti poi sono i cittadini che non sanno che le linee 29/30, 7, 16 e 19 sono deviate e che è stata istituita la nuova linea 37 per collegare piazza 6 Febbraio con piazza della Repubblica. Per informazioni è disponibile il numero verde Atm 800808181 e il sito www.atm-mi.it.

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