I problemi alimentari del Sud del mondo al centro di un incontro con Lucio Stanca, ad dell'Esposizione Universale, nell'ambito della Festa del commercio equo al Pime
Redazione
In occasione di Tuttaunaltrafesta Family, festa del Mercato Equo e Solidale del Pontificio Istituto Missioni Estere, mille studenti di Milano e provincia incontreranno Lucio Stanca (amministratore delegato di Expo 2015 spa) al fine di instaurare un dialogo costruttivo fra giovani e la società che realizzerà l’Expo.
Cos’è Expo? Perché a Milano? Che ruolo possono avere i giovani? Cosa può fare Expo per i giovani? Questi alcuni dei temi che verranno trattati durante l’incontro. I ragazzi consegneranno inoltre un appello affinché l’Africa sia posta al centro del dibattito in vista dell’esposizione universale del 2015.
Con questo appello, alla vigilia dei Mondiali di calcio in Sudafrica, si vuole ricordare come oltre ai campi dello sport esistano altri campi dove si giocano la vita ogni giorno milioni di persone. “Campi d’Africa: alimentare la speranza” è infatti il nome dell’iniziativa, organizzata dal Pime in partnership con la Società dell’Expo 2015, che ha come obiettivo primario il raggiungimento di tre scopi: richiamare l’attenzione dei media sul problema alimentare dell’Africa e in generale delle nazioni del Sud del mondo; diffondere e sostenere, attraverso Expo 2015, il Commercio Equo e Solidale; promuovere una cooperazione internazionale che favorisca uno sviluppo sostenibile per tutti i popoli. La consegna dell’appello è prevista per venerdì 14 maggio dalle 11 presso la sede milanese del Pime (via Mosè Bianchi 94).
«Se per i campi di calcio del Sudafrica quest’estate scorreranno fiumi di inchiostro, vorremmo che anche su altri campi, alimentari e non, la stampa ponesse la propria attenzione per sottolineare la necessità di uno sforzo comune per sconfiggere la fame e le malattie legate alla denutrizione e al sottosviluppo, ricordando che proprio su questi campi si gioca la vita quotidiana di milioni di persone – spiega padre Massimo Casaro, direttore di Missionari del Pime – . Ecco perché con la campagna “Campi d’Africa: alimentare la speranza” si vuole diffondere e promuovere il Commercio Equo Solidale come via percorribile di sviluppo sostenibile che tenta di rispondere agli obiettivi dell’Esposizione Universale di Milano, in una logica paritaria e non di semplice aiuto, che dovrebbe andare di pari passo con l’acquisizione di nuovi stili di vita. Un modo reale e concreto di fare goal».
«Expo è un evento spiccatamente culturale – commenta Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 spa – che si rivolge in primo luogo alle giovani generazioni. Noi puntiamo alla formazione di una Expo Generation che sia impegnata in prima linea nel superamento degli squilibri nello sviluppo del mondo, nella crescita della cooperazione internazionale e consapevole del proprio ruolo costruttivo nel proporre soluzioni concrete e praticabili sul tema della nutrizione».
Un modo diverso di intendere gli scambi commerciali tra Nord e Sud del mondo fondato sulla parità, sulla giustizia e sulla collaborazione contro ogni forma di sfruttamento. Questo per garantire il miglioramento socio economico equilibrato e sostenibile dei produttori dei Paesi emergenti, il rispetto dei loro diritti e del loro ambiente ed inoltre per promuovere autosviluppo e condizioni di vita dignitose. Questo in sintesi quello che si intende con Commercio Equo e Solidale. In occasione di Tuttaunaltrafesta Family, festa del Mercato Equo e Solidale del Pontificio Istituto Missioni Estere, mille studenti di Milano e provincia incontreranno Lucio Stanca (amministratore delegato di Expo 2015 spa) al fine di instaurare un dialogo costruttivo fra giovani e la società che realizzerà l’Expo.Cos’è Expo? Perché a Milano? Che ruolo possono avere i giovani? Cosa può fare Expo per i giovani? Questi alcuni dei temi che verranno trattati durante l’incontro. I ragazzi consegneranno inoltre un appello affinché l’Africa sia posta al centro del dibattito in vista dell’esposizione universale del 2015.Con questo appello, alla vigilia dei Mondiali di calcio in Sudafrica, si vuole ricordare come oltre ai campi dello sport esistano altri campi dove si giocano la vita ogni giorno milioni di persone. “Campi d’Africa: alimentare la speranza” è infatti il nome dell’iniziativa, organizzata dal Pime in partnership con la Società dell’Expo 2015, che ha come obiettivo primario il raggiungimento di tre scopi: richiamare l’attenzione dei media sul problema alimentare dell’Africa e in generale delle nazioni del Sud del mondo; diffondere e sostenere, attraverso Expo 2015, il Commercio Equo e Solidale; promuovere una cooperazione internazionale che favorisca uno sviluppo sostenibile per tutti i popoli. La consegna dell’appello è prevista per venerdì 14 maggio dalle 11 presso la sede milanese del Pime (via Mosè Bianchi 94).«Se per i campi di calcio del Sudafrica quest’estate scorreranno fiumi di inchiostro, vorremmo che anche su altri campi, alimentari e non, la stampa ponesse la propria attenzione per sottolineare la necessità di uno sforzo comune per sconfiggere la fame e le malattie legate alla denutrizione e al sottosviluppo, ricordando che proprio su questi campi si gioca la vita quotidiana di milioni di persone – spiega padre Massimo Casaro, direttore di Missionari del Pime – . Ecco perché con la campagna “Campi d’Africa: alimentare la speranza” si vuole diffondere e promuovere il Commercio Equo Solidale come via percorribile di sviluppo sostenibile che tenta di rispondere agli obiettivi dell’Esposizione Universale di Milano, in una logica paritaria e non di semplice aiuto, che dovrebbe andare di pari passo con l’acquisizione di nuovi stili di vita. Un modo reale e concreto di fare goal».«Expo è un evento spiccatamente culturale – commenta Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 spa – che si rivolge in primo luogo alle giovani generazioni. Noi puntiamo alla formazione di una Expo Generation che sia impegnata in prima linea nel superamento degli squilibri nello sviluppo del mondo, nella crescita della cooperazione internazionale e consapevole del proprio ruolo costruttivo nel proporre soluzioni concrete e praticabili sul tema della nutrizione».Un modo diverso di intendere gli scambi commerciali tra Nord e Sud del mondo fondato sulla parità, sulla giustizia e sulla collaborazione contro ogni forma di sfruttamento. Questo per garantire il miglioramento socio economico equilibrato e sostenibile dei produttori dei Paesi emergenti, il rispetto dei loro diritti e del loro ambiente ed inoltre per promuovere autosviluppo e condizioni di vita dignitose. Questo in sintesi quello che si intende con Commercio Equo e Solidale.