Verrà distribuito nelle piazze prima a Galbiate e poi sul lungo lago, grazie alla collaborazione tra i panificatori locali e le comunità degli immigrati. L'iniziativa è promossa da enti no profit e associazioni insieme alla Pastorale per i migranti della Diocesi
di Marcello VILLANI
Redazione
Panificatori lecchesi insieme a migranti, per sfornare un pane etnico che verrà distribuito nelle piazze lecchesi. Si tratta dell’iniziativa “Pani del Mediterraneo” che terrà banco a Lecco, in due occasioni distinte, prima sabato 5 giugno a Villa Bertarelli di Galbiate, comune alle porte della cittadina manzoniana, e poi sabato 19 giugno, nella centralissima piazza Cermenati, a Lecco, che si affaccia sul lungo lago. L’iniziativa è proposta dall’associazione “Genti in Viaggio”, che riunisce a sua volta varie realtà, enti no profit e associazioni che si occupano di scambio multiculturale, insieme alla Pastorale migranti della Diocesi di Milano, all’Associazione Panificatori di Lecco e a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella.
«Partiamo dal pane, come simbolo del vivere quotidiano, della condivisione ma anche dell’identità di ciascun popolo, per conoscerci reciprocamente e apprezzare la cultura dell’altro. Attraverso uno strumento, appunto, buono, originale e nato dall’esperienza pratica, come è il pane» spiega Angelo Riva, referente di “Genti in Viaggio” oltre che presidente del Crams (Centro ricerca arte musica spettacolo) di Lecco. Nelle prossime settimane dodici panifici lecchesi, che hanno aderito alla proposta, si incontreranno con alcuni rappresentanti, cuochi specializzati ma anche semplici “massaie” di comunità immigrate del lecchese, per apprendere i rudimenti del fare il pane etnico. Poi, verranno prodotti almeno trenta chili di pane: metà sarà messo in vendita nei panifici lecchesi, metà distribuito gratis in piazza, accompagnato nei vari stand etnici da bevande tipiche delle etnie partecipanti. Fino ad ora hanno confermato la propria adesione sette comunità locali di immigrati: Egitto, Marocco, Algeria, Tunisia, Turchia, Kosovo e poi, eccezione, la Sardegna, per la sua particolarità.
Non è detto però, conferma Riva, che nei prossimi giorni altre comunità si aggiungano. Ci sarà dunque il pane carasau, il pane dolce del Kosovo, il pane arabo. «Una iniziativa simile l’avevamo già sperimentata lo scorso anno, anche se in piccolo, alla Casa sul Pozzo: la realtà di Chiuso (frazione di Lecco, ndr) dove, grazie alla sensibilità del fondatore, Padre Angelo Cupini, offriamo occasioni di aggregazione per i giovani figli di immigrati», racconta Angelo Riva, sottolineando che «l’esperienza aveva entusiasmato tutti: i panificatori di Lecco, che avevano affermato di essersi sentiti, con questa esperienza, più “stranieri”, e gli immigrati, che avevano a loro volta percepito una appartenenza “lecchese” più viva». Dunque, ecco quest’anno la prima edizione in grande stile di “Pani del Mediterraneo” con lo scopo di valorizzare e integrare le culture straniere. Mediterraneo, perché, spiega ancora il presidente di “Genti in Viaggio”, «questo bacino rappresenta, come sappiamo, il ponte tra le culture più antiche, la culla del pensiero, l’origine delle tre religioni monoteistiche del ceppo di Abramo». Inoltre, il 5 giugno, sempre a Villa Bertarelli di Galbiate, si terrà il primo “Tavolo del Mediterraneo”, serata dedicata al tema «Lo scambio di arte e cultura come modello di sviluppo sociale ed economico di reciprocità nel Mediterraneo», ossia: «Sperimentare nuovi modelli di sviluppo economico e sociale tra Europa e Mediterraneo». Ampia la rosa dei relatori previsti, tra cui alcuni rappresentanti diplomatici dei Paesi che si affacciano sulle coste mediterranee. Per informazioni contattare “Genti in Viaggio-Crams”: tel. 0341.250819, oppure visitare il sito internet www.gentinviaggio.it. Panificatori lecchesi insieme a migranti, per sfornare un pane etnico che verrà distribuito nelle piazze lecchesi. Si tratta dell’iniziativa “Pani del Mediterraneo” che terrà banco a Lecco, in due occasioni distinte, prima sabato 5 giugno a Villa Bertarelli di Galbiate, comune alle porte della cittadina manzoniana, e poi sabato 19 giugno, nella centralissima piazza Cermenati, a Lecco, che si affaccia sul lungo lago. L’iniziativa è proposta dall’associazione “Genti in Viaggio”, che riunisce a sua volta varie realtà, enti no profit e associazioni che si occupano di scambio multiculturale, insieme alla Pastorale migranti della Diocesi di Milano, all’Associazione Panificatori di Lecco e a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella.«Partiamo dal pane, come simbolo del vivere quotidiano, della condivisione ma anche dell’identità di ciascun popolo, per conoscerci reciprocamente e apprezzare la cultura dell’altro. Attraverso uno strumento, appunto, buono, originale e nato dall’esperienza pratica, come è il pane» spiega Angelo Riva, referente di “Genti in Viaggio” oltre che presidente del Crams (Centro ricerca arte musica spettacolo) di Lecco. Nelle prossime settimane dodici panifici lecchesi, che hanno aderito alla proposta, si incontreranno con alcuni rappresentanti, cuochi specializzati ma anche semplici “massaie” di comunità immigrate del lecchese, per apprendere i rudimenti del fare il pane etnico. Poi, verranno prodotti almeno trenta chili di pane: metà sarà messo in vendita nei panifici lecchesi, metà distribuito gratis in piazza, accompagnato nei vari stand etnici da bevande tipiche delle etnie partecipanti. Fino ad ora hanno confermato la propria adesione sette comunità locali di immigrati: Egitto, Marocco, Algeria, Tunisia, Turchia, Kosovo e poi, eccezione, la Sardegna, per la sua particolarità.Non è detto però, conferma Riva, che nei prossimi giorni altre comunità si aggiungano. Ci sarà dunque il pane carasau, il pane dolce del Kosovo, il pane arabo. «Una iniziativa simile l’avevamo già sperimentata lo scorso anno, anche se in piccolo, alla Casa sul Pozzo: la realtà di Chiuso (frazione di Lecco, ndr) dove, grazie alla sensibilità del fondatore, Padre Angelo Cupini, offriamo occasioni di aggregazione per i giovani figli di immigrati», racconta Angelo Riva, sottolineando che «l’esperienza aveva entusiasmato tutti: i panificatori di Lecco, che avevano affermato di essersi sentiti, con questa esperienza, più “stranieri”, e gli immigrati, che avevano a loro volta percepito una appartenenza “lecchese” più viva». Dunque, ecco quest’anno la prima edizione in grande stile di “Pani del Mediterraneo” con lo scopo di valorizzare e integrare le culture straniere. Mediterraneo, perché, spiega ancora il presidente di “Genti in Viaggio”, «questo bacino rappresenta, come sappiamo, il ponte tra le culture più antiche, la culla del pensiero, l’origine delle tre religioni monoteistiche del ceppo di Abramo». Inoltre, il 5 giugno, sempre a Villa Bertarelli di Galbiate, si terrà il primo “Tavolo del Mediterraneo”, serata dedicata al tema «Lo scambio di arte e cultura come modello di sviluppo sociale ed economico di reciprocità nel Mediterraneo», ossia: «Sperimentare nuovi modelli di sviluppo economico e sociale tra Europa e Mediterraneo». Ampia la rosa dei relatori previsti, tra cui alcuni rappresentanti diplomatici dei Paesi che si affacciano sulle coste mediterranee. Per informazioni contattare “Genti in Viaggio-Crams”: tel. 0341.250819, oppure visitare il sito internet www.gentinviaggio.it.