di Cristina CONTI
Redazione

Un aiuto per le matricole che vivono momenti di confusione e disorientamento, oppure per gli studenti dell’ultimo anno accademico che affrontano contemporaneamente l’entusiasmo per il conseguimento della laurea e le incertezze legate all’ingresso nel mondo adulto. Questi i problemi principali dei ragazzi che si sono rivolti al Centro Counselling d’Ateneo dell’Università Bicocca di Milano. Il servizio è stato attivato presso la Facoltà di Medicina nell’anno accademico 2004/2005 e fino allo scorso anno è stato un servizio di Facoltà. A seguito dell’attivazione del Centro di Counselling Psicologico presso la Facoltà di Psicologia, i due centri, alla fine del 2009, sono diventati poli operativi di un unico servizio per tutto l’Ateneo.
Il Centro ha l’obiettivo di offrire uno spazio di ascolto per affrontare eventuali difficoltà insorte negli studi, nelle relazioni interpersonali o nel proprio percorso di maturazione. I disagi possono riguardare sia l’esperienza universitaria sia relazioni con la famiglia, con gli amici, con i partner e con i docenti. «Va chiarito che il servizio di Counselling nasce con una connotazione spiccatamente preventiva – spiega la professoressa Simonetta Adamo, referente per il servizio di Counselling d’Ateneo e responsabile del Polo operativo di Psicologia -. Il ruolo degli operatori è quello di aiutare lo studente rispettando i suoi valori, le risorse personali e la sua capacità di autodeterminarsi». L’équipe è composta da psicologi clinici e psicoterapeuti, specializzati nel lavoro con giovani adulti.
In meno di un anno, da marzo 2009 a gennaio 2010, sono stati effettuati 264 colloqui individuali. L’8% circa degli studenti che si è rivolto agli operatori del Counselling è iscritto al terzo anno di Università. La maggior parte ha un’età compresa tra i 22 e i 24 anni.
Oltre allo smarrimento di chi inizia il corso di studi e di chi lo finisce, i problemi più diffusi tra gli studenti che hanno richiesto il supporto degli psicuterapeuti sono stati: relazioni con la famiglia (20%), difficoltà riscontrate nel percorso di studi (19%), difficoltà emotive (17%) e problematiche identitarie (16%). Gli altri studenti rivoltisi al Centro l’hanno fatto per problemi con il partner o con gli amici, oppure per eventi traumatici che hanno segnato il loro percorso di crescita. Un aiuto per le matricole che vivono momenti di confusione e disorientamento, oppure per gli studenti dell’ultimo anno accademico che affrontano contemporaneamente l’entusiasmo per il conseguimento della laurea e le incertezze legate all’ingresso nel mondo adulto. Questi i problemi principali dei ragazzi che si sono rivolti al Centro Counselling d’Ateneo dell’Università Bicocca di Milano. Il servizio è stato attivato presso la Facoltà di Medicina nell’anno accademico 2004/2005 e fino allo scorso anno è stato un servizio di Facoltà. A seguito dell’attivazione del Centro di Counselling Psicologico presso la Facoltà di Psicologia, i due centri, alla fine del 2009, sono diventati poli operativi di un unico servizio per tutto l’Ateneo.Il Centro ha l’obiettivo di offrire uno spazio di ascolto per affrontare eventuali difficoltà insorte negli studi, nelle relazioni interpersonali o nel proprio percorso di maturazione. I disagi possono riguardare sia l’esperienza universitaria sia relazioni con la famiglia, con gli amici, con i partner e con i docenti. «Va chiarito che il servizio di Counselling nasce con una connotazione spiccatamente preventiva – spiega la professoressa Simonetta Adamo, referente per il servizio di Counselling d’Ateneo e responsabile del Polo operativo di Psicologia -. Il ruolo degli operatori è quello di aiutare lo studente rispettando i suoi valori, le risorse personali e la sua capacità di autodeterminarsi». L’équipe è composta da psicologi clinici e psicoterapeuti, specializzati nel lavoro con giovani adulti.In meno di un anno, da marzo 2009 a gennaio 2010, sono stati effettuati 264 colloqui individuali. L’8% circa degli studenti che si è rivolto agli operatori del Counselling è iscritto al terzo anno di Università. La maggior parte ha un’età compresa tra i 22 e i 24 anni.Oltre allo smarrimento di chi inizia il corso di studi e di chi lo finisce, i problemi più diffusi tra gli studenti che hanno richiesto il supporto degli psicuterapeuti sono stati: relazioni con la famiglia (20%), difficoltà riscontrate nel percorso di studi (19%), difficoltà emotive (17%) e problematiche identitarie (16%). Gli altri studenti rivoltisi al Centro l’hanno fatto per problemi con il partner o con gli amici, oppure per eventi traumatici che hanno segnato il loro percorso di crescita.

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