Alla celebrazione delle 17.30 in Duomo per la terza domenica d’Avvento, l’invito specifico dell’Arcivescovo ai genitori degli studenti è stato accolto da Agesc e Age, il cui presidente Giuseppe Angelillo sottolinea: «Un segno di grande attenzione al particolare momento educativo che sta vivendo chi ha figli in età scolastica»

di Stefania CECCHETTI

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Sarà con gratitudine e grande interesse che i genitori impegnati nella scuola, insieme agli insegnanti, risponderanno all’invito dell’Arcivescovo partecipando oggi alla terza celebrazione vespertina di Avvento in Duomo, a loro dedicata.

Ne è convinto Giuseppe Angelillo, presidente per Milano e provincia dell’Associazione italiana genitori (Age), che quest’anno festeggia i cinquant’anni di attività. Un bel traguardo per un’associazione che, ispirandosi ai valori della Costituzione italiana, alle Dichiarazioni internazionali dei diritti dell’uomo e del fanciullo, e all’etica cristiana, intende aiutare i genitori a essere sempre più consapevoli della responsabilità genitoriale, con particolare attenzione al loro ruolo all’interno della scuola. Compito che l’Age condivide con l’omologa Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc).

«Nella pratica – chiarisce Angelillo – questo impegno si traduce nell’organizzazione di momenti formativi sul ruolo del genitore nell’istituzione scolastica, come rappresentante di classe o come membro della componente genitori del Consiglio di istituto. In questi anni hanno avuto molto successo anche le iniziative sul compito di educatore, incentrate quindi sul tema delle relazioni. Per questo crediamo che la scuola debba coinvolgere i genitori nell’organizzazione delle attività extra curriculari per arricchire l’offerta formativa. Parlo per esempio dei corsi sull’affettività, sulle dipendenze e sul bullismo che attualmente suscitano grande interesse. Occorre che la relazione tra famiglie e scuola sia positiva su questi temi, evitando certi episodi di conflittualità tra insegnanti e genitori di cui purtroppo a volte ci parlano le cronache». Episodi che, secondo Angelillo, non sarebbero direttamente correlati alla presunta ingerenza di mamma e papà nella didattica: «La maggior parte dei genitori ha ben in mente che, per instaurare un proficuo rapporto di collaborazione con maestri e professori, è necessario distinguere la didattica, che è prerogativa dell’insegnante, dalla componente educativa, che deve tenere conto anche delle famiglie. Un genitore non abbandona il ruolo educativo, nel momento in cui affida i suoi figli alla scuola».

Non solo genitori e scuola devono collaborare, anche la Chiesa è chiamata a offrire il suo contributo nel panorama scolastico. Per questo, secondo Angelillo, l’invito dell’Arcivescovo è così importante: «Siamo molto grati che abbia inserito i genitori nel calendario delle celebrazioni di Avvento: è un segno di grande attenzione al particolare momento educativo che i genitori con figli in età scolastica stanno vivendo. È bene che la Chiesa ambrosiana offra il suo accompagnamento in una fase delicata, che porta alla formazione degli adulti di domani». L’attenzione della Diocesi all’impegno scolastico dei genitori non si riduce naturalmente alla celebrazione di oggi: «All’inizio dell’anno scolastico Age e Agesc hanno incontrato il nuovo vicario per la pastorale scolastica, monsignor Paolo Martinelli, come già era avvenuto con i suoi predecessori. Abbiamo rinnovato l’impegno comune ad affiancare i genitori nelle loro responsabilità educative, trovando forme di sensibilizzazione, confronto e approfondimento anche a livello parrocchiale», conclude Angelillo.

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