Alla vigilia della Giornata missionaria diocesana un invito alle comunità alle quali viene suggerita un’intenzione particolare
A cura del
Servizio diocesano per la Pastorale per i Rom e i Sinti
«Eccomi, manda me!»: risuona l’entusiasmo per la missione, il desiderio di fare un passo avanti, di osare uscire dai contesti in cui si è stati custoditi e di diventare custodi, a nostra volta, di altri fratelli e sorelle.
Eppure si avverte, non senza qualche sussulto, che in certi luoghi o verso certe persone, l’entusiasmo dell’andare cala, e sembra scavalcato dalla preoccupazione di quanto accadrà, dal dubbio che «forse sarebbe meglio vada qualcun altro al posto mio», dal giudizio del «tanto cosa ci vado a fare?». Non di rado, davanti ai nostri fratelli Rom e Sinti gli indugi sono più grandi degli slanci, i pregiudizi più forti della risposta alla vocazione personale, la constatazione della diversità più invincibile rispetto all’anelito alla comunione.
Nel sabato che precede la Giornata missionaria diocesana, da anni si coltiva una particolare intenzione di preghiera per la Missione tra i Rom e i Sinti che abitano e vivono nel nostro territorio. Il tempo della pandemia suggerisce quest’anno di non convocare un momento di preghiera comune, ma ancora maggiormente ci sprona a far sì che non si fermi la preghiera per fratelli e sorelle che spesso, nei mesi del lockdown, hanno pagato una solitudine umana e spirituale più grave di quella dei contesti marginali in cui normalmente si trovano a vivere.
Noi desideriamo pregare lo Spirito Santo della missione perché doni ancora alla Chiesa il coraggio della prossimità e la gioia dell’annuncio. Preghiamo perché questo popolo, che condivide con noi i tempi e i luoghi degli slanci e delle incertezze, possa incontrare cristiani appassionati di essere Vangelo in mezzo a loro. Preghiamo perché la Chiesa, nella figura di ogni battezzato, possa gridare allo Spirito «manda me»: fa’ di me, anche con questi fratelli, un segno del tuo amore; fa’ anche dei Rom e Sinti uno strumento della tua presenza, rendici insieme corresponsabili dell’incontro di Dio con l’umanità.
Invitiamo le comunità cristiane, sabato 24 ottobre, a pregare per questa missione, magari con questa preghiera dei fedeli: «Dio Padre di misericordia, ti affidiamo oggi in modo particolare il popolo Rom e Sinti: tu che lo hai posto in mezzo a noi perchè siano fratelli e sorelle nel nostro cammino verso di te, custodisci le loro vite e fa’ che possano conoscerti, amarti e testimoniarti. Per questo ti preghiamo».