In piazza del Duomo, nella serata di presentazione dell’oratorio estivo 2017 “Detto Fatto”, monsignor Pierantonio Tremolada, ha conferito il mandato agli animatori. Durante la serata premiate anche le tre band che hanno partecipato al progetto “Cresciuto in oratorio” e che su esibiranno a San Siro nel concerto di Davide Van De Sfroos

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di Annamaria BRACCINI

DettoFatto (4)

La musica, i canti, le animazioni ispirate ai temi biblici della creazione, la riflessione, 5000 ragazzi seduti semplicemente per terra sul sagrato del Duomo. I cantanti famosi, come Davide Van De Sfroos e quelli che (speriamo) lo saranno, come i componenti delle band che hanno partecipato alla campagna di “Cresciuto in oratorio” e vinto il concorso musicale. Insomma, tutta la festa che ci vuole per presentare l’Oratorio estivo della nostra Diocesi, quest’anno intitolato “Detto Fatto. Meravigliose le tue opere” e per conferire il Mandato agli animatori.
Sul palco non c’è il cardinale Scola (che non ha potuto intervenire per una indisposizione), ma il vescovo Pierantonio Tremolada, vicario episcopale di settore. Con lui il direttore della Fondazione degli Oratori Milanesi, don Samuele Marelli.
Tra immagini, slides che passano sul mega schermo e i messaggi che, in tempo reale, arrivano da ogni parte della Diocesi, il vero messaggio che emerge è uno e grande: è bello andare all’oratorio, ma è ancora più bello “farlo”, viverlo fino in fondo come esperienza di crescita personale e comunitaria.
Come, del resto, ha ampiamente testimoniato il successo di “Cresciuto in oratorio”, l’iniziativa di Odielle (Oratori diocesi lombarde) nata con lo scopo di ribadire il ruolo centrale degli oratori nella nostra società come istituzioni educative fondamentali per la crescita dei ragazzi nel corpo e nello spirito, palestra della società del futuro (www.cresciutoinoratorio.it).Un’esperienza non solo di divertimento sano (ad esempio, ben 60.000 sono i ragazzi che hanno visitato l’anno scorso il parco di Aquatica con i loro oratori, grazie a un accordo che prosegue anche quest’anno, come spiega il presidente del CSOI, Massimo Achini), ma di vera formazione.
E così, durante la serata, come annunciato, vengono presentate le tre band che avranno l’onore, il prossimo 9 giugno, di aprire il concerto di Davide Van De Sfroos allo stadio di San Siro a Milano. Per il suo primo concerto al Meazza, infatti, il cantautore ha individuato i “gruppi spalla” tra i 75 che, nati e cresciuti negli oratori lombardi, hanno partecipato al progetto raccontando la loro storia oratoriana e inviando una demo a Van De Sfroos stesso che, durante la serata, esegue un suo brano prima di proclamare i vincitori: i “Watt”, i “Neverending”ensemble formato da 4 bergamaschi di Sant’Omobono Terme) e i “Nuovo Corso Cafè”, milanesi del quartiere Greco.
Poi, prima della preghiera e del Mandato, la riflessione a partire dalla pagine del Vangelo di Matteo al capitolo 6.
«La Parola di Dio è l’unica capace di darci quanto vogliamo davvero, che ha il diritto di chiedere il nostro silenzio e quella che abbiamo ascoltato ci dice di concentrarci sullo sguardo». Da qui la confidenza di monsignor Tremolada: «Del logo di “Detto Fatto”, ciò che mi piace di più sono i due volti bianchi che si intravedono tra i colori del cerchio che richiama il globo terrestre. Quando parliamo di sguardo parliamo di volto e nella, meraviglia del Creato, il soggetto più importante è la persona umana che è capace di sguardo. Vorrei invitarvi a tenere presente questo aspetto semplice, ma molto importante. I ragazzi che accompagnerete in oratorio questa estate vi guarderanno, guarderanno quello che fate e siete». La differenza, suggerisce il Vescovo Tremolada, è tra “essere” animatori o “farlo” semplicemente.
«Prima di tutto bisogna esserlo, mettere nelle cose un’anima. Guardate i vostri ragazzi perché sarà importante che incontrino il vostro sguardo, che si sentano raggiunti: guardateli con rispetto e affetto, fate capire che siete lì per loro – anche per voi, certo, come amici -, ma prima per loro. Siete più grandi, anche se magari di poco, e siete i primi con cui tendono a identificarsi, mentre vi guardano e vi ringraziano, sappiate che attendono da voi uno sguardo che abbia queste caratteristiche. Aiutateli ad avere uno sguardo giusto e sereno sul mondo, fatelo perché il loro sguardo incontri il vostro. E fatelo perché c’è uno sguardo che viene prima di tutti, quello che Qualcuno ha su di noi, Dio».
Dalle parole del profeta Isaia, “Tu sei prezioso ai mei occhi”, la consegna: «Sappiate che quanto vi viene chiesto è la conseguenza di qualcosa che viene prima. Ognuno di noi è guardato con rispetto e affetto da Colui che ci ha creato e fatto esistere e per il quale noi siamo molto preziosi. Per questo fate gli educatori. Questo è il mio augurio e, insieme, il mandato: quei due volti del logo siete voi e i ragazzi».

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