Tremila ragazzi tra gli 11 e i 14 anni partecipano alla seconda Olimpiade degli oratori ambrosiani promossa da Fom e Csi: gare, esibizioni, un vero e proprio Villaggio olimpico, ma anche attività, attrazioni e laboratori educativi aperti alle famiglie e a chiunque sia interessato. L’Arcivescovo darà il via alla fiaccolata olimpica da piazza Duomo venerdì 29 e sarà presente alla grande festa nella serata di sabato 30

di Mario Pischetola

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È già iniziato il conto alla rovescia per l’accensione della fiamma olimpica degli oratori, che brucerà simbolicamente ad Arexpo di Milano dal 29 giugno all’1 luglio per accompagnare Oralimpics 2018. Questo è il nome dato ai Giochi olimpici degli oratori, giunti alla seconda edizione. I protagonisti delle gare saranno i ragazzi preadolescenti (dagli 11 ai 14 anni) che, nell’arco di due giornate, si cimenteranno in quattordici discipline sportive e vivranno insieme come in un villaggio olimpico. I tremila atleti iscritti provengono da circa centocinquanta oratori. Arexpo diventerà così il più grande oratorio della Diocesi, accogliendo non solo i Giochi, ma anche decine di attività, laboratori ed esibizioni che renderanno il prossimo week-end un’occasione per mostrare la bellezza dell’oratorio e dello sport in oratorio.

Oralimpics sarà un evento aperto a tutte le persone che vorranno respirare l’atmosfera dell’estate in oratorio e della dimensione sportiva in chiave educativa. L’evento è realizzato dalla Fondazione Oratori Milanesi (Fom) e dal Comitato di Milano del Centro Sportivo Italiano (Csi). Ci saranno momenti chiave che, oltre le gare e le premiazioni, coinvolgeranno chiunque voglia partecipare. L’appuntamento è per tutti alla cerimonia di apertura che si terrà alle 20.30 di venerdì 29 giugno, presso l’Open Air Theatre del Parco Experience (ora denominato Mind) di Milano. Gli accessi sono quelli dedicati a ogni manifestazione che si tiene nell’Ex Area Expo. La partecipazione è libera è gratuita. La cerimonia inaugurale sarà una festa costruita attorno ai ragazzi degli oratori e sarà uno spettacolo degno di una vera e propria Olimpiade.

Ma Oralimpics inizierà ancora prima, con una novità: la fiaccolata olimpica, che partirà alle 10 di venerdì da piazza Duomo (l’avvio sarà dato dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini) per arrivare intorno alle 13 allo Stadio Meazza di San Siro e trasferirsi alla sede Mind per la serata. La fiaccola che correrà per le strade di Milano è stata benedetta personalmente da papa Francesco al termine dell’Udienza generale del 4 aprile scorso, alla quale hanno partecipato oltre seimila preadolescenti ambrosiani in pellegrinaggio a Roma. La fiaccola passerà per i luoghi-simbolo di Milano: Palazzo Marino, Piazza Città di Lombardia, l’Arena Civica, il Carcere di San Vittore.

Nella giornata di sabato 30 giugno, mentre il medagliere segnerà le prime vittorie, la sede di Oralimpics sarà aperta per far vivere agli oratori e alle famiglie che vorranno intervenire una giornata ricca di opportunità, con la presenza di moltissime personalità del mondo dello sport e delle istituzioni. Diverse le attività alle quali tutti potranno partecipare: dalla scuola di circo al touchball, dalla scherma medievale al torneo di spade laser. Sabato gli spazi saranno aperti a tutti dalle 9.30 alle 18.30, con diverse esperienze ed esibizioni in programma, tutte visionabili sul sito www.oralimpics.com Non mancheranno i contenuti e gli approfondimenti, come la presentazione, alle 11.30 alla Cascina Triulza, del percorso OraMiFormo dedicato a tutti gli oratori per una formazione integrata su bullismo e cyberbullismo. Nell’ambito delle competizioni, i preadolescenti in gara potranno partecipare a diverse discipline sia individuali, sia di squadra.

Nella serata di sabato, al termine delle gare, anche l’Arcivescovo sarà presente alla festa dedicata esclusivamente agli atleti, con i loro accompagnatori e gli oltre trecento volontari che coordineranno le attività durante l’evento.

Le ultime finali si svolgeranno nella mattinata di domenica 1 luglio. Seguiranno le premiazioni e la Santa Messa conclusiva, presieduta da monsignor Franco Agnesi nella sua prima uscita ufficiale come Vicario generale, e aperta anche alle famiglie degli atleti.

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