Un mese di attività, con uno spazio riservato agli adolescenti. Incontri creativi di teatro e musica, laboratori e film
di Cristina
CONTI
Tra misure di distanziamento e dispositivi anti-contagio si sta aprendo anche quest’anno in Diocesi la stagione degli oratori estivi. Un supporto concreto per i genitori alle prese con lo smartworking o che hanno ricominciato a lavorare fuori casa. E un’occasione per i ragazzi per stare finalmente con i propri amici all’aria aperta e distrarsi dallo studio e dall’ansia generata dal lockdown.
«Noi siamo ancora in fase di preparazione, ma abbiamo già fissato un calendario per le attività e le iscrizioni sono già arrivate puntualmente – dice don Nazzareno Mazzacchi della Comunità pastorale Paolo VI di Paderno Dugnano -. Si partirà il 29 giugno per concludere il 27 luglio: un mese esatto». I ragazzi arriveranno alle 7.30, poi alle 12.30 dovranno andare a casa per il pranzo, perché per quest’anno è escluso. Si riprenderà nel pomeriggio dalle 14, con l’accoglienza, fino alle 17.30. Le attività, inoltre, si svolgeranno nell’arco della settimana dal lunedì al venerdì. «Siamo una Comunità pastorale formata da tre parrocchie: ci concentreremo su un solo centro – precisa -. E stiamo mettendo in atto tutte le misure anti-contagio che ci sono richieste dalle autorità competenti».
Gli iscritti sono in tutto una cinquantina. Soprattutto ragazzi delle medie, ma anche più piccoli. Inoltre, ci sarà uno spazio in oratorio dedicato specificamente agli adolescenti tra i 14 e i 16 anni, che per la particolare età non possono svolgere attività di aiuto agli adulti, il servizio che parte, infatti, dai 17 anni. I ragazzi saranno accompagnati in ogni momento della loro giornata dai grandi. «Abbiamo a disposizione animatori maggiorenni, studenti universitari e qualche adulto, che ha dato disponibilità per gestire i gruppetti. Saranno presenti poi anche una religiosa e un seminarista che abbiamo la fortuna di avere qui con noi», spiega don Mazzacchi.
Oltre ai giochi e ai momenti di preghiera classici, verranno organizzati veri e propri laboratori guidati, per stimolare la fantasia. «Abbiamo pensato di favorire in particolare gli incontri creativi di teatro e di musica per i ragazzi delle medie – spiega -. Mentre proporremo momenti dedicati alla pittura e alla manipolazione con das e pongo per i più piccoli. Proporremo inoltre anche film e attività per piccoli gruppi». Certo non sarà semplice, perché le regole sono molto rigide. Ma, con un po’ di buona volontà, l’equilibrio si riesce comunque a trovare. «Faremo anche qualche gita sul territorio, per conoscere meglio i luoghi che ci circondano. Sempre, ovviamente, a piccoli gruppi: uno ogni sette per i più piccoli e uno ogni dieci per i più grandi. E le attività si svolgeranno prevalentemente all’aperto, dove è più facile rimanere distanziati», sottolinea don Mazzacchi. Sempre per coniugare il rispetto delle regole con la convivialità, si stanno studiando anche alcuni appuntamenti serali di cineforum all’aperto. Un modo per aiutare i ragazzi a confrontarsi tra loro e a sviluppare uno spirito critico.