Pubblicata dalle Edizioni OCD a cura del Carmelo di Legnano, è l’opera più conosciuta e più tradotta della mistica di Avila.

di Fr. Saverio Cannistrà OCD

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Ai lettori italiani viene proposta una nuova traduzione della Vita di santa Teresa di Gesù (La mia vita. Il libro delle misericordie di Dio, curatrici: Carmelo di Legnano; traduttore: Massimo Fiorucci; Edizioni OCD https://www.edizioniocd.it/libri/la-mia-vita-il-libro-delle-misericordie-di-dio#prettyPhoto)

È l’opera più conosciuta e più tradotta della mistica di Avila. Negli ultimi cento anni sono state pubblicate almeno nove versioni in italiano, ma ciò non toglie che ci sia ancora spazio per una nuova traduzione. Ciò si spiega innanzitutto con la natura stessa del lavoro del traduttore.

Non esistono traduzioni perfette e definitive. Ogni traduzione si colloca in un determinato periodo storico, ne utilizza la lingua, si adatta allo stile letterario del tempo, si lascia guidare dalla visione che si ha dell’autore in quella determinata epoca. Tutto ciò costituisce al tempo stesso il pregio e il limite di ogni traduzione. Tradurre è difficile sempre, anche quando il testo è facilmente comprensibile, perché tradurre non significa solo comprendere e far comprendere il testo.

La vera difficoltà del tradurre, tanto più se si tratta di un grande classico, consiste nella relazione che si stabilisce tra la forma dell’originale e la forma della versione in altra lingua e in altra cultura. Al di là delle difficoltà interpretative di singoli passi, infatti, il problema che si pone al traduttore è quello di ridonare al lettore l’indole del testo originale, ossia il ritmo del discorso, i registri linguistici, il movimento sintattico, i colori retorici. Queste difficoltà nella scrittura di santa Teresa diventano, per usare un termine pianistico, “trascendentali”.

Di questo sono ben consapevoli i curatori di questa traduzione, che viene offerta come una trasposizione il più possibile letterale della scrittura di Teresa. Ciò che è stato volutamente ricercato non è l’eleganza stilistica, ma la fedeltà al testo originale, anche quando esso si presenta, come essi dicono, “poco addomesticabile”. Insieme a questo aspetto, che costituisce una novità nel panorama delle traduzioni italiane, il testo di Teresa si presenta accompagnato da un ricco apparato di note, che consentono al lettore di comprendere meglio il significato di alcuni termini, di cogliere i riferimenti a fatti e persone storiche e di interpretare alcune affermazioni dell’autrice a partire dal suo contesto socio-culturale.

Si tratta di un prezioso contributo per una lettura di Teresa che vada in profondità, mettendo a frutto il grande lavoro storico e filologico realizzato a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Completano l’edizione tre ampie introduzioni, storica, letteraria e teologico-spirituale, che forniscono al lettore importanti chiavi di lettura per la comprensione dell’opera.

Estratto dalla prefazione al volume

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