Da sabato 22 gennaio, una nuova iniziativa promossa dal Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Milano. La direttrice Rosa Giorgi terrà delle lezioni sulla storia e l'arte dei francescani, offrendo ai partecipanti la tipica bevanda calda che ha preso il nome proprio dai frati. Partecipazione a offerta libera.
Non tutti sanno che il cappuccino, tanto amato dagli italiani, venne così chiamato a Vienna nel 1638: fu forse il frate cappuccino Marco d’Aviano che aggiungendo il latte all’intenso caffè turco, diede origine ad una bevanda dal caratteristico “colore cappuccino”, il marrone (originariamente più chiaro di oggi) del saio dei frati Cappuccini.
Il Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Milano (via Kramer, 5) offre il cappuccino a chi partecipa al suo nuovo corso, il sabato mattina dalle 9 alle 11, tra le due lezioni dedicate ai grandi temi di arte e francescanesimo.
Primo appuntamento è per sabato 22 gennaio, dalle ore 9 alle ore 11, con le storie di san Francesco nella Basilica Superiore di Assisi (massimo 50 persone).
Sabato 29 gennaio: Il francescanesimo e la storia dell’arte (massimo 20 persone)
Sabato 12 febbraio: Gli affreschi della Basilica Inferiore di Assisi (max 50 persone)
Sabato 19 febbraio: Committenze francescane: il ciclo della Vera Croce ad Arezzo (max 50 persone)
Le lezioni saranno a cura della direttrice del Museo, Rosa Giorgi.
La partecipazione al corso è ad offerta libera ma la prenotazione è obbligatoria: Tel: 02.77122580 – 584, email: segreteria@museodeicappuccini.it
Si ricorda che, data la normativa vigente, sarà necessaria la mascherina FFP2 e Super Green Pass.