L’arte della replica delle sculture nel Cantiere Marmisti del Duomo di Milano raccontato in un libro di Nicola Gagliardi che verrà presentato presso la chiesa di San Gottardo in Corte.
La Scuola della Cattedrale, presieduta da mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano, propone un nuovo singolare appuntamento dedicato alla tradizione e all’arte della replica delle sculture marmoree del Duomo di Milano, prendendo spunto dalla pubblicazione del volume: Scolpire il Cielo di Nicola Gagliardi (Edizioni Et, Milano 2017).
La Cattedrale è un cantiere perenne che necessita di cura ed attenzione continua. La metodologia operativa che guida gli interventi di conservazione e restauro ha l’obiettivo di conservarne non solo il suo linguaggio artistico, ma anche di custodire il significato religioso, morale, ed emotivo di cui il Duomo, fin dalla sua nascita, dà testimonianza.
L’arte della duplicazione, in particolare, è una missione impegnativa che richiede profonda dedizione: l’artista deve andare alla ricerca dell’anima della scultura, accantonando la propria creatività autonoma, scavando negli archivi, per creare una nuova opera d’arte, non una mera copia o un calco. Le repliche consentono quindi di “resuscitare” le sculture corrose dal tempo, dall’inquinamento e spesso mancanti di parti. Con il lavoro del Cantiere Marmisti statue, doccioni, capitelli, fiocchi, rinascono a nuova vita, rimanendo testimoni di un immenso patrimonio simbolico senza confini di tempo.
Il Maestro Gagliardi collabora fin dal 1984 con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano replicando opere scultoree con la tecnica dell’appuntatura. Nel volume Scolpire il Cielo sono stati catalogati tutti i suoi lavori con i quali ha contribuito a mantenere vivo il meraviglioso “archivio di pietra” che la Cattedrale, legame tra la terra e il Cielo, rappresenta.
«Fra le tante singolarità del Duomo di Milano, dalla sua concezione alla sua realizzazione, balza subito agli occhi la rilevanza del suo apparato decorativo scultoreo. Attraverso l’arte della duplicazione, con il medesimo marmo di Candoglia, di elementi oramai rovinati dagli agenti atmosferici, il Duomo ha trovato il modo di mantenersi vivo e smagliante di generazione in generazione. Ciò non ha mai significato “buttare in discarica” il materiale precedente: da questa saggia decisione nasce la ricchezza del “cimitero” delle statue e di tutti gli altri elementi marmorei custoditi nel cantiere dei marmisti. Si è così potuto aprire nel 2013 il Nuovo Grande Museo del Duomo anche grazie a questo meraviglioso materiale lapideo, generato dal Monumento stesso.»
L’evento, introdotto e coordinato da Armando Torno, si terrà lunedì 19 febbraio 2018 alle ore 18.30 presso la chiesa di San Gottardo in Corte (Via Pecorari, 2 – Milano), e vedrà gli interventi di Mons. Gianantonio Borgonovo, di Nicola Gagliardi, scultore, di Alberto Artioli, già Soprintendente per i Beni Architettonici di Milano, di Maddalena Peschiera, Archivista della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, e di Francesco Canali, Direttore Lavori della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.