Dopo l'esposizione a Milano, la rassegna è ora allestita presso la Galleria d’arte “Guidi” di Cascina Roma, dal 10 gennaio al 4 febbraio (inaugurazione sabato 13 gennaio alle ore 17.30). 33 gli artisti che si sono confrontati su questo tema, con l’esposizione di una cinquantina di opere.
«Periferie urbane, periferie umane» è il titolo della mostra che l’Ucai (Unione cattolica artisti italiani), dopo la rassegna a Milano, allestisce ora a San Donato Milanese, presso la Galleria d’arte “Guidi” di Cascina Roma, dal prossimo 10 gennaio al 4 febbraio (inaugurazione sabato 13 gennaio alle ore 17.30; info: tel. 02.52772409). Trentatré gli artisti che si sono confrontati su questo tema, con l’esposizione di una cinquantina di opere.
«Urbanisti, architetti, politici tutti parlano oggi di periferia intendendo per lo più luoghi fisici. Papa Francesco parla invece di periferie non limitandosi a una pluralità di spazi, ma anche e soprattutto ad una varietà di difficoltà, di abbandono, di scarto, di problemi umani ed esistenziali e, in quanto tali, non riconducibili a un determinato luogo», commenta Gian Battista Maderna, presidente della sezione di Milano dell’Ucai, spiegando il significato dell’iniziativa.
La periferia come correntemente la intendiamo ha sempre un che di deprivazione. Se si guarda con altri occhi, però, la periferia spesso favorisce relazioni più simili a quelle di comunità più piccole, autentici borghi all’interno del più ampio contesto urbano. Diversamente le periferie umane ed esistenziali sono cresciute e si sono moltiplicate aprendo una varietà infinita di criticità della nostra società. La trasformazione del tessuto sociale e della famiglia tradizionale hanno fatto emergere problemi che fino a cinquant’anni fa non apparivano, come la solitudine degli anziani o la difficoltà nella cura dei figli, per citare solo quelli più evidenti, che trascinano con sé altre difficoltà che papa Francesco indica come frutto della “cultura dello scarto”.
«Ma ciò che è scarto non è necessariamente rotto – afferma ancora Maderna -. Artisti che compongono le loro opere con gli scarti sono in grado di saper vedere in ogni pezzo una nuova vita perché un artista ha il dono di vedere e valorizzare ciò che per altri è solo da buttare. Speriamo che queste opere possano sensibilizzare i visitatori sulle molte periferie che ci circondano e speriamo che su questi temi si possa avviare anche un confronto artistico perché ogni luogo, per quanto piccolo, ha la sua periferia».
In mostra opere di:
Liliana Barachetti – Mario Bernardinello – Cosetta Bertoni – Maria Teresa Carbonato – Michele Ciardulli – Giuliana Cioffi – Cecilia Corradini – Rinaldo Degradi – Paola Faggella – Enzo Faltracco – Marillina Fortuna – Eva Maria Friese – Yaya Frigerio – Annamaria Gagliardi – Rossana Gallo – Helga Kirchner – Leonardo Maralla – Elisabetta Mariani – Pinuccia Mazzocco – Leonardo Nava – Giancarlo Nucci – Lucio Oliveri – Margherita Pasini – Norma Picciotto – Dolores Previtali – Anna Santinello – Mario Setti – Stefano Soddu – Anna Trapasso – Antonia Trevisan – Gioietta Vaccaro – Alberto Venditti – Claudio Verganti