Il disco, intitolato “Lightracks”, è distribuito da Rugginenti e si trova nelle librerie Àncora e San Paolo. Il ricavato sarà devoluto ai poveri
di Luisa BOVE
È uscito in questi giorni il nuovo cd “Lightracks” di don Luca Castiglioni, prete ambrosiano che compone «a orecchio», come dice lui, «perché non sono un vero musicista». Il disco, registrato nello studio ecologico Pongo grazie al professionista Fabio Bertin, contiene 14 pezzi su temi diversi come la famiglia, i fidanzati, la crisi della scelta, il celibato… «Le canzoni – dice don Luca – sono nate soprattutto dal vissuto, dall’esperienza della chiamata a diventare prete ai tre anni in parrocchia a Tradate, fino all’impatto con Roma (dove oggi studia Teologia fondamentale al Seminario Lombardo, ndr)». Quest’ultima, scritta nell’ottobre scorso, «è di ampio respiro» e si intitola «Tutte le lingue del mondo».
«Non pretendo con le mie canzoni di fare teologia – ammette l’autore -, però la contengono, perché raccolgo le esperienze, ci metto la mia parte e ne esce una comunicazione anche intensa in alcuni testi». Per esempio «Hai fatto un prodigio» riprende i salmi 17 e 138 ed è nata «al termine di una confessione in cui una bambina mi ha “stregato” in senso bello con la sua visione cristallina di un Dio amico. La prima parte è cantata dai genitori, poi dagli educatori e infine dai bambini, raccoglie infatti le diverse impressioni sull’aspetto educativo, ma il punto convergente è che il vero educatore è Dio, è lui che fa crescere». «Piccolo Gesù» invece è scritta nel 2008 per il Natale dei bambini.
«L’ultimo pezzo, “Attirerò tutti a me”, è dedicato al cardinal Martini – continua don Luca -, perché sviluppa le idee delle sue prime 5 lettere pastorali. L’ho cantata con don Damiano Modena, il suo segretario, ed è stata una bella esperienza». L’Arcivescovo emerito, al quale in realtà è dedicata l’intera opera, «perché trasuda della sua presenza e della sua amorevolezza, ha introdotto il mio cd con la sua firma e la sua benedizione, scrivendo una frase e citando il salmo 103 sulla gioia. Il suo è un invito all’ascolto».
«Il titolo del cd è un po’ oscuro – ammette l’autore – c’è un gioco di parole, perché light significa luce, ma anche leggero, e tracks vuol dire tracce (intese pure come canzoni) e impronte. Il titolo può essere quindi spiegato con “tracce di luce”, “impronte leggere”, “canzoni leggere”».
Al momento sono stati prodotti 4 mila cd grazie a benefattori e amici: ora il disco, distribuito da Rugginenti, si trova nelle librerie Àncora e San Paolo, «ma il ricavato (attraverso offerta) sarà interamente devoluto ai poveri. Intanto sul canale lightracks di Youtube si possono ascoltare tre canzoni».