«Lo statista e il suo dramma» (Il Mulino) al centro di un incontro alla Sala San Satiro con l’autore, Luciano Caimi, Franco Monaco, Agostino Giovagnoli e Virginio Rognoni
Lunedì 30 gennaio, alle 18, presso la Sala San Satiro (piazza Sant’Ambrogio 15, Milano), Città dell’Uomo, associazione fondata da Giuseppe Lazzati, organizza la presentazione del libro di Guido Formigoni Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma (Edizioni Il Mulino, 2016).
Dopo il saluto di Luciano Caimi, presidente di Città dell’Uomo, moderati da Franco Monaco (parlamentare Pd), interverranno Agostino Giovagnoli (storico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e Virginio Rognoni (già parlamentare e Ministro della Repubblica). Sarà presente l’autore
Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo protagonista della storia italiana, il libro ne tratteggia un profilo biografico completo: l’intellettuale, il giurista, il dirigente delle associazioni cattoliche, il costituente, il politico, lo statista. Moro fu il principale stratega del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale», ma anche a lungo guida del governo e della politica estera italiana. La sua esperienza assunse un carattere drammatico non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.
«Moro non era stato mai popolare, non era mai stato un leader ampiamente amato o un capopopolo – si legge nel libro -. Aveva avuto avversari acerrimi e detrattori feroci, ma aveva conservato attorno a sé, nonostante tutto, l’alone diffuso del riconoscimento di un grande disegno. Era stato un politico con una strategia».