Marco Garzonio, giornalista e amico personale del cardinale Martini, ripercorre in un nuovo libro le tappe fondamentali della sua esistenza. Presentazione martedì, alle 18, presso la Fondazione San Fedele a Milano.

Garzonio Martini profeta Mondadori

In occasione della pubblicazione del volume di Marco Garzonio, «Il Profeta» (Arnoldo Mondadori Editore) martedì 4 dicembre, alle ore 18, presso la Fondazione culturale San Fedele, in Sala Ricci (piazza San Fedele, 4 – Milano) si terrà un incontro sul tema «Eredità e attualità di Carlo Maria Martini» al quale, oltre all’autore del libro, interverranno Ferruccio De Bortoli, Salvatore Natoli, padre Bartolomeo Sorge, Silvia Vegetti Finzi, che saranno introdotti da padre Lino Dan.

Marco Garzonio, giornalista e amico personale del cardinale Martini, ripercorre in questo saggio le tappe fondamentali della sua esistenza: il precoce ingresso nell’Ordine dei Gesuiti, gli incarichi presso il Pontificio istituto biblico e la Pontificia università Gregoriana, da dove un’audace intuizione di Giovanni Paolo II lo proietterà, nel 1980, al governo della più grande Diocesi cattolica. Dopo la fine del suo mandato a Milano, tornerà agli studi nell’amata Gerusalemme per poi rientrare in Italia negli ultimi anni, segnati dal progredire della malattia ma sempre spesi generosamente al servizio della Parola.

Un ritratto, quello che emerge dalle pagine di Garzonio, lontano dalle enfatizzazioni dei media, ma anche da ogni tentativo di eludere le domande più scomode e coraggiose del Cardinale. Una ricostruzione approfondita e rigorosa che restituisce in tutta la sua forza e autorevolezza la voce di un «profeta», autentico erede del Concilio Vaticano II, che la Chiesa e la società sono oggi più che mai chiamate ad ascoltare.

«Profezia e Patristica son due categorie che aiutano a capire Martini»: scrive nel prologo del libro Marco Garzonio, che ha seguito l’episcopato di Martini sin dagli inizi per il Corriere della Sera, cui collabora tuttora. «La gente si è portata e si porta dentro la lezione profetica e patristica di Martini – continua l’autore -: è stato un modo di porsi del Cardinale al servizio della città e ormai è patrimonio di essa».

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