Un grande evento, una festa in musica insieme a 200 giovani da tutto il mondo: la prima sera concerto in Cattedrale, la seconda performance attorno al monumento, la terza appuntamento al Padiglione della Veneranda Fabbrica all'Expo
Tre giorni di grande festa in musica per abbracciare il Duomo. La “Fabbrica dei giovani” è comunione dell’incontro, dialogo universale, un sussulto che si trasmette di voce in voce: è una festa, un girotondo di popoli che finalmente si prendono per mano e trovano – nella musica – un’occasione di unione e confronto.
Quando si parla di nutrimento, tema dell’Expo di Milano, il primo pensiero va a quanti ancora non hanno di che vivere, ai giovani che a fatica riescono a trovare il proprio posto nel mondo: laddove i bisogni primari non sono supportati adeguatamente, i limiti alle libertà individuali diventano barriere apparentemente invalicabili. Quale futuro attende le nuove generazioni? Che mondo stiamo lasciando loro in eredità?
Sono domande cui è arduo rispondere, ma lo sviluppo può e deve passare attraverso il sostegno a forme di aggregazione e integrazione positiva che sappiano nutrire la mente attingendo energia dalla cultura: la musica è una di queste, è un linguaggio universale capace di unire oltre e al di là delle diversità culturali, linguistiche e religiose. Per questo motivo la Veneranda Fabbrica – in collaborazione con La Via dei Concerti – ha ritenuto importante sostenere un evento dedicato ai ragazzi, una vera e propria festa in musica, intitolata “La Fabbrica dei giovani”: tre appuntamenti in cui le note musicali rappresentano un elemento di coesione, laddove culture differenti si incrociano ed attingono linfa vitale l’una dall’altra. Il gesto di accarezzare con la musica la grande Cattedrale sottolinea con forza il bisogno dell’essere umano di essere accolto.
Quasi 200 giovani musicisti provenienti da oltre 15 Paesi del mondo, appartenenti a realtà sociali ed economiche molto diverse – coi direttori d’orchestra Juliàn Lombana e Sergio Bernal e i direttori del coro Vitor Lima (Universidade do Minho, Braga – Portogallo), Cory Evans (State University Utah, Logan – Usa) e María Beatriz de Calle (Bogotá – Colombia) – sono così riuniti insieme per lanciare un messaggio comune basato sull’importanza della condivisione di valori fondamentali nella nostra società: una grande organizzazione come l’orchestra e la corale diventa simbolo di aggregazione, aiuto reciproco, un modello di unione nel segno della musica.
Il programma propone tre giorni di festa durante i quali l’abbraccio alla Cattedrale coinvolgerà prima le suggestive navate del Duomo di Milano in un concerto il 20 luglio alle 20.30. Poi l’esterno, quando il 22 luglio, a partire dalle 18.30, il grande organico sarà protagonista insieme alla cittadinanza di un commovente abbraccio al Duomo: un vero e proprio girotondo dei popoli; in seguito, il gruppo sarà diviso in ensembles strumentali che avvolgeranno con la loro musica tutto il Monumento: è un’iniziativa che realizza, attraverso l’esperienza dell’orchestra, un piccolo modello di società integrata che testimonia la forza di coesione del linguaggio musicale. Infine, il 24 luglio, alle 19.30, si terrà l’ultimo appuntamento, questa volta in Expo, presso il Padiglione della Veneranda Fabbrica, dove i ragazzi si esibiranno sulle gradinate che accompagnano i visitatori vicino alla copia della Madonnina.
Il simbolo di Milano incontra così la Fabbrica dei giovani, un’officina di creatività, nel segno di quel costruire che accompagna la vita della Veneranda Fabbrica da oltre sei secoli.