Un nuovo e interessante appuntamento nella chiesa di San Gottardo in Corte a Milano in occasione della pubblicazione del testo del II secolo, considerato "eretico" dai padri della Chiesa.

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La Scuola della Cattedrale continua la settima edizione 2019-20 con un evento che nasce dalla pubblicazione del volume Il vangelo di Marcione (Nuova Universale Einaudi, Torino 2019), ricostruzione per la prima volta in lingua italiana, con testo greco a fronte, dell’originale andato perduto.

Marcione, fu un enigmatico personaggio del II secolo cristiano, considerato un “eretico”; come tale fu escluso dalla comunione con le altre chiese e le sue opere non furono diffuse e trasmesse. Tutto quello che di lui oggi conosciamo ci viene da testimonianze indirette di diversi autori cristiani dei primi secoli. Armatore originario del Ponto, verso il 140 d.C giunse a Roma e divenne un membro di spicco della comunità cristiana locale. Ben presto, però, la sua teologia lo portò alla rottura con i capi di quella comunità: Marcione predicava infatti un’irriducibile incompatibilità fra il Dio delle Scritture ebraiche e quello annunciato da Gesù. Per questo, rifiutava tutte le Sacre Scritture Ebraiche (ovvero l’Antico Testamento) e accettava un solo vangelo, simile a quello di Luca, e alcune delle lettere di Paolo.

È indubbio che l’opera di Marcione abbia influenzato in modo importante il processo di formazione del Nuovo Testamento cristiano; inoltre, in alcuni ambienti indusse i cristiani a svalutare l’Antico Testamento, considerandolo per così dire “superato” di fronte alla novità del messaggio di Gesù. Proprio in questa posizione si scopre quanto attuale in effetti sia ancora la problematica suscitata nel II Secolo da questo teologo “sui generis”. Molti predicatori, catechisti e semplici fedeli anche oggi si troverebbero d’accordo con Marcione nell’accantonare l’«Antico» Testamento. Da qui nasce la preferenza di definirlo «Primo» Testamento.

«Marcione radicalizza ancora di più ed estremizza il messaggio paolino. Gesù ha annunciato un altro Dio, diverso dal creatore del mondo e dell’uomo rivelato nella Bibbia ebraica; quest’ultimo esercita un potere oppressivo sul mondo da lui creato e governa gli umani sulla base di una legge arbitraria; il Dio annunciato da Gesù, invece che dalla giustizia, è caratterizzato dalla bontà, che si manifesta nell’offerta della salvezza a tutti gli umani per pura grazia, senza nulla chiedere in cambio; questa salvezza si è realizzata attraverso la morte in croce di Gesù, figlio di questo Dio buono, che ha riscattato l’umanità intera dallo stato di asservimento in cui l’aveva costretta il Dio giusto creatore. La conseguenza di questo atteggiamento è un rifiuto totale del giudaismo, delle sue tradizioni, delle sue pratiche, dei suoi simboli, delle sue Scritture sacre, e l’affermazione della novità radicale del messaggio di Gesù.»

L’evento, introdotto e coordinato da Armando Torno, si terrà lunedì 11 novembre 2019 alle ore 18.30 presso la Chiesa di San Gottardo in Corte (Via Pecorari, 2 – Milano), vedrà la partecipazione di mons. Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano, e dei curatori del volume, Claudio Gianotto, professore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l’Università di Torino e Andrea Nicolotti, professore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l’Università di Torino.

Ingresso libero con prenotazione, fino ad esaurimento posti, a partire dalle ore 18.00. Tel. 02 36169314, scuoladellacattedrale@duomomilano.it www.duomomilano.it

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