Nella puntata di «Viaggio nella Chiesa di Francesco» in onda su Rai 1 domenica 24 aprile alle 00.25

Papa Francesco incontra gruppo di profughi ospitati dalla Comunità di Sant’Egidio (foto Vatican Media / Sir)
Papa Francesco incontra alcuni profughi ospitati dalla Comunità di Sant’Egidio (foto Vatican Media / Sir)

La geopolitica di papa Francesco e la “rivoluzione” della complessa macchina curiale sono i servizi di apertura del programma di Rai Vaticano, «Viaggio nella Chiesa di Francesco», di Massimo Milone e Nicola Vicenti, in onda su Rai 1, domenica 24 aprile alle 00.25 (con replica su Rai Storia domenica 1° maggio alle 12.30).

In primo piano, poi, nella puntata, il lavoro del Vicariato di Roma per il X Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà nella capitale da 22 al 26 giugno su «L’amore familiare: vocazione e via di santità».

E ancora, la ricerca della verità comincia dall’ascolto. Ma come si realizza nel lavoro quotidiano l’indicazione di Papa Francesco all’ascolto, tema lanciato a gennaio nel messaggio per la 56ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali? Ne parlano il Presidente della Commissione Comunicazioni sociali Cei mons. Domenico Pompili e Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano che ha aperto il suo giornale alle testimonianze dei più giovani attraverso una partecipazione concreta all’informazione che metta in dialogo generazioni diverse.

Un messaggio universale di pace, speranza e spiritualità che arricchisce il mondo: questa è l’importanza dell’arte sacra. E la scuola di Arte Sacra di Firenze vuole proprio tramandare questa tradizione artistica che conta venti secoli di storia. Nel decimo anniversario della sua nascita, la scuola fiorentina lancia una “Fondazione per l’arte sacra contemporanea”, un crocevia per tutti i professionisti che hanno a che fare con il sacro. Lucia Tanti, direttrice della Scuola: «Il nostro patrimonio artistico non è sufficientemente valorizzato e meno ancora quello dell’arte sacra. L’Italia è un paese che intercetta le opere più importanti del mondo e quasi il 70% del capitale artistico mondiale. E di questo 70%, l’84% è arte sacra. Bisognerebbe essere ciechi per non capire che c’è una prateria che noi dobbiamo sfruttare con grande passione e grande competenza».

Infine, da Betlemme, la storia dell’Istituto per piccoli sordomuti “Effatà” voluto nel 1971 da Paolo VI. Per il Covid, la crisi economica e delle donazioni, rischia la chiusura. L’appello delle Suore Dorotee che lo gestiscono.

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