Un'opera splendida e rara, realizzata a metà del XVI secolo, dopo essere stata custodita per quasi vent'anni al Museo Diocesano di Milano viene oggi ricollocata nel suo luogo d'origine, nella chiesa di San Giorgio. La cerimonia ufficiale sabato 23 settembre, presieduta dal cardinal Scola.

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di Luca FRIGERIO

Per quasi vent’anni è stato esposto a Milano, al Museo Diocesano, dove l’hanno restaurato e studiato con cura. Ma ora il Polittico della Passione è tornato a casa. Nella “sua” chiesa di San Giorgio ad Annone Brianza, là dove era stato installato in origine oltre quattro secoli fa, su una collinetta amena da cui si ammirano i monti “manzoniani”, affacciati sulle romantiche acque del lago.

Una ricollocazione attesa e lungamente auspicata, quella che oggi si infine si è avverata, resa possibile dall’impegno dell’intera comunità locale che ha provveduto al risanamento del sacro edificio, creando le condizioni ottimali per la tutela dell’opera. E che per questo sarà festeggiata con gratitudine e solennità sabato 23 settembre, alle ore 16, alla presenza del cardinale Angelo Scola, che in questa stessa comunità pastorale di San Giovanni Battista, a Imberido, ha posto la sua dimora.

Ma anche per arrivare ai bordi del lago brianzolo, in verità, il nostro polittico aveva compiuto un lungo viaggio. Era giunto infatti da Anversa, nelle Fiandre, dove una bottega rinomata in tutto il nord Europa l’aveva realizzato poco dopo la metà del Cinquecento. Su commissione, oggi ne siamo pressoché certi, di quell’Andrea Annoni che era ben conosciuto nell’ambiente culturale ed ecclesiale ambrosiano, e che doveva avere un particolare rapporto con il mondo d’Oltralpe, se è vero che lo troviamo coinvolto anche nell’acquisizione Oltralpe del grandioso Candelabro Trivulzio per il Duomo di Milano…

Il polittico di Annone, insomma, è un capolavoro splendido e raro fino all’unicità, che appare come una presenza insolita e suggestiva in quella diocesi di Milano che ancora non è percorsa dalla rivoluzione borromaica (ma san Carlo stesso l’ammirerà, nella sua visita pastorale del 1571, descrivendolo come «iconam pulchram», immagine bellissima).

Interamente in legno, con parti scolpite e altre dipinte, la struttura misura circa tre metri d’altezza per quattro di larghezza (quando è aperta). Il tema principale che vi è rappresentato è la Passione di Gesù, a cominciare dalla predella dove troviamo le scene dell’Ultima Cena, al centro, l’orazione nell’orto degli Ulivi e la cattura di Cristo (notevole la figura di Giuda che stringe il sacchetto con le monete, rosso di capelli e vestito di giallo secondo la simbolica iconografia di area nordica).

Nell’ancona vera e propria, invece, la sezione centrale e più importante è occupata dalla Crocifissione, mentre attorno si dispongono gli altri momenti della Passione, dalla Flagellazione fino alla Deposizione. Altissimo è il livello qualitativo delle figure scolpite, di un’espressività che diventa perfino caricaturale, secondo la tradizione fiamminga e olandese, nei volti dei carnefici. Mentre il complesso intreccio su più piani e l’attenzione “maniacale” ai dettagli – ad esempio nelle grottesche delle lesene – rivela tutta la raffinata cultura di questi anonimi maestri di Anversa, decisamente anticlassica e irresistibilmente antirinascimentale.

Sulle ante, infine, sono dipinti la Risurrezione di Cristo e il Giudizio Universale, mentre, alla loro chiusura, compaiono san Giorgio che uccide il drago (martire titolare della chiesa di Annone) e sant’Andrea con il committente (da identificarsi, di conseguenza, con quell’Andrea Annoni che abbiamo già citato).

Il ritorno del Polittico della Passione ad Annone permette oggi di riscoprire anche la bella chiesa di San Giorgio, che, come si diceva, è stata interamente restaurata ed è custode di preziose memorie. La posizione panoramica e “strategica”, ai margini del borgo, suggeriscono una fondazione antichissima, ma il tempio venne certamente riedificato nel XV secolo e ornato di un pregevole ciclo di affreschi, databili agli ultimissimi anni del Quattrocento e realizzati da un pittore lombardo che ben conosceva la lezione di Leonardo da Vinci e del Foppa, ma anche del Bergognone e dei contemporanei maestri ferraresi. Così che oggi, in questo incantevole angolo di Brianza, meraviglia si aggiunge a meraviglia.

Oltre alla cerimonia di inaugurazione di sabato 23 settembre, alle ore 16, presieduta dal cardinale Angelo Scola, il Polittico della Passione sarà “accolto” domenica 24 settembre, alle 21, con un concerto e domenica 5 ottobre, alle 21, verrà illustrato in una conferenza di Giovanni Morale. La chiesa di San Giorgio è aperta la prima domenica del mese; in altri giorni su appuntamento, concordando la visita (per informazioni: tel. 0341.579533, www.gliamicidisangiorgio.it ).

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