Alla periferia ovest di Milano, un paese "multietnico" che anticipa come sarà il nostro Paese nei prossimi anni: lo racconta una mostra fotografica realizzata dal Pime, che sarà esposta anche in occasione del VII Incontro mondiale delle famiglie.
Un paese, una strada. Il mondo. Benvenuti a Baranzate, laboratorio di futuro. Se si vuole provare a immaginare che cosa sarà il nostro Paese nei prossimi anni occorre venire qui, periferia ovest di Milano. Una strada, via Gorizia, e poco oltre. Casermoni tirati su senza troppa lungimiranza negli anni Sessanta. Quasi tremila immigrati su una popolazione di undicimila, precisamente il 26,5 per cento. Un terzo europei dell’Est (romeni, moldavi e albanesi), un terzo africani (senegalesi e maghrebini soprattutto), un terzo asiatici (cinesi e filippini), ma anche molti latinoamericani.
Baranzate è il Comune con il più alto tasso di immigrati in Italia; quello dove in una strada convivono 72 nazionalità diverse; quello in cui un bambino su due ha almeno un genitore straniero. Certo, le difficoltà non mancano. E neppure i pregiudizi. Ma via Gorizia non èun ghetto. Anche perchéla presenza degli immigrati sta assumendo sempre più una dimensione familiare. Genitori con figli, che spesso vivono gli stessi problemi e aspettative delle famiglie italiane: il lavoro, la scuola, servizi sanitari, occasioni di aggregazione…
E sono proprio loro, queste famiglie, le protagoniste della mostra. Un percorso domestico e intimo, che documenta la varietà delle presenze e delle situazioni umane e sociali degli immigrati a Baranzate, attraverso una prospettiva unica e significativa: quella, appunto, del contesto familiare.
Anisoara, Regina, Malick, Mussaid, Ye Weibin e tutti gli altri si raccontano nei luoghi della vita quotidiana, nei loro appartamenti, con i figli attorno; qua e là, qualche oggetto a ricordo dei luoghi d’origine e molte situazioni che evocano la terra di approdo. “Il mondo in casa”, dunque, in una duplice accezione. In casa nostra, ovvero nel nostro Paese. Ma anche e soprattutto in casa loro.
Un’iniziativa Media Pime
II Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) èuna realtàmissionaria fondata nel 1850, con presenze in 18 Paesi del mondo e numerose attivitàin Italia. In particolare, a Milano, ha recentemente celebrato i cinquant’anni del Centro di animazione culturale e missionaria. Un luogo in cui ogni giorno si riflette e ci si confronta con le sfide che interpellano la societàitaliana, non ultima quella dell’immigrazione e della multiculturalità. Èquanto il Pime cerca di fare innanzitutto attraverso le sue molte attivitàdi comunicazione, coordinate dall’ufficio Media Pime, che pubblica la storica rivista "Mondo e Missione" e realizza audiovisivi, mostre, libri e altro materiale informativo e formativo. Nella stessa ottica operano il museo Popoli e Culture e l’ufficio Educazione alla mondialità; vengono inoltre realizzate iniziative come la Fiera del commercio equo e solidale, progetti di solidarietàe sostegno a distanza, convegni e conferenze. Questa mostra si inserisce in un percorso di scoperta e conoscenza dell’altro e dell’altrove che ci sono accanto. Un impegno che il Pime porta avanti da anni, mantenendo sempre uno sguardo aperto al mondo.
La mostra si inserisce nel "percorso di preparazione ecclesiale e culturale", chiesto da Papa Benedetto XVI, in vista del VII Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano, perchédocumenta efficacemente una realtà sempre piùpresente in Italia e, segnatamente, nella diocesi ambrosiana. Una realtàcon la quale tanto la societàche la Chiesa non possono non fare i conti, (http://www.family2012.com)
Inaugurazione
La mostra fotografica "II mondo in casa" verràinaugurata sabato 26 maggio alle ore 12,30, presso labiblioteca di Baranzate, piazza Falcone (lato via Trieste 23) con la partecipazione delle famiglie immigrate.
Esposizioni
La mostra verrà esposta a FieraMilanoCity, dal 29 maggio al 2 giugno, in occasione della Fiera Internazionale della Famiglia. Una copia della mostra saràpresente anche a Milano Parco Nord -Aeroporto di Bresso, in occasione della S. Messa presieduta da Benedetto XVI.
Quindi la mostra verrà resa itinerante e sarà esposta in parrocchie e Comuni d’Italia.