Per realizzare il bozzetto, il designer si ispirò alla medaglietta che portava al collo e vinse il concorso
È ormai patrimonio comune dei cittadini europei sventolare la bandiera azzurra con le dodici stelle disposte a cerchio. Eppure sono pochi a sapere l’origine di questa scelta: colore e disposizione sono entrambi un omaggio a Maria di Nazareth, la madre di Gesù.
Dunque, la bandiera europea è nata come un simbolo mariano. A dichiararlo è stato Arsène Heitz, il grafico che partecipò e vinse il bando del Consiglio d’Europa nel 1950. Egli è rimasto poco noto, ma il suo disegno parla di Maria, ispirato dal passo dell’Apocalisse in cui si parla delle dodici stelle: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle».
Per disegnare il bozzetto il giovane designer si ispirò alla medaglietta miracolosa che portava al collo: riproduce le stelle in circolo e sceglie lo sfondo di azzurro mariano. Il bozzetto vince il concorso presieduto da un belga di religione ebraica, responsabile dell’ufficio stampa del Consiglio, Paul M. G. Lévy. Gli Stati europei all’epoca erano solo sei, ma Arsène Heitz, senza rivelare la fonte che lo ispirò, spiegò che il dodici è «un simbolo di pienezza». Rappresentano le dodici tribù di Israele, ma 12 sono anche gli apostoli, insomma nella Bibbia il numero che rappresenta la diversità nell’unità, la differenza tra quanti si riconoscono nell’unico Signore e creatore. È per questo che Arsène Heitz chiese esplicitamente nel progetto che la bandiera non la si dovesse ritoccare se i membri avessero superato quel numero.
Ultima “coincidenza” significativa: i Capi di Stato la approvarono in un giorno “particolare”: l’8 dicembre 1955, il giorno dell’Immacolata Concezione.