Un nuovo studio di Angelo Rusconi che viene presentato sabato 20 maggio alle 16 alla Biblioteca Ambrosiana.

longobardi

Nella liturgia milanese medioevale, la festa di san Michele arcangelo era fissata al giorno 7 settembre; ricordava la dedicazione della chiesa di San Michele in domo, una delle quattro cappelle intitolate agli arcangeli che circondavano la cattedrale invernale di Santa Maria nell’area sacra della metropoli ambrosiana.

La dedicazione della basilica, situata presso il palazzo arcivescovile, e la realizzazione di un formulario liturgico per commemorarla sono espressione di un particolare momento storico: la riconciliazione fra i longobardi e i presuli milanesi nel nome dell’arcangelo nella seconda metà del VII secolo.

Nello stesso periodo, Michele, nella veste di santo guerriero, fu assunto dai sovrani longobardi come simbolo del potere regale e la sua immagine impressa sulle monete del regno.

La liturgia di questa festa comprende testi e melodie in prevalenza di epoca pre-carolingia e rappresenta il frutto dell’incontro fra la tradizione milanese e i Longobardi, in un’epoca di stretti contatti fra il Nord e il Sud. Sono canti che rappresentano la vera musica dell’epoca longobarda.

Di tutto questo e di molto altro ancora parla Angelo Rusconi nel libro Il silenzio del cielo. I Longobardi e la liturgia milanese di san Michele arcangelo a Milano (Vox Antiqua), che verrà presentato sabato 20 maggio, alle ore 16, presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano (Piazza Pio XI, 2).

Insieme all’autore saranno presenti mons. Marco Navoni, prefetto della Biblioteca Ambrosiana e Giovanni Conti, direttore scientifico di VoxAntiqua.

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