Una tournée nelle chiese della diocesi con composizioni di musica sacra affiancati alla tradizionali carole e a brani più popolari
Il Collegium Vocale Harmonia Mundi presenta “O Nox dulcis”, meditatio tempore Natalis Domini. Una tournée di date nelle chiese della diocesi di Milano dove potersi concedere una pausa dalla frenesia del tempo per meditare e pregare ascoltando “i canti della notte lunga”, repertorio di canti della tradizione natalizia che vanno dalla polifonia del Cinquecento alle moderne composizioni.
Con la dedizione e lo studio di un’arte tanto difficile quanto piena di soddisfazioni, gli Harmonia Mundi ripercorrono l’antico repertorio natalizio in un ideale e affascinante viaggio nella musica vocale con brani legati dalla storia: la chiamata, l’attesa, la nascita, dalla simbologia che racchiude il passaggio dal buio alla luce, dalla drammatica e dolce realtà che si rivela in Dio il quale, vince con il suo bagliore di verità e d’amore le tenebre del mondo, facendosi l’Emmanuele, il Dio con noi.
Nella prima parte vengono eseguiti brani che richiamano la narrazione degli eventi composti in nove secoli di musica sacra. Le originali melodie gregoriane monodiche vengono affiancate a elaborazioni a più voci, realizzate dai maggiori esponenti della scuola polifonica rinascimentale fino agli autori contemporanei.
Nella seconda parte l’ascoltatore sarà guidato in un percorso ideale in giro per il mondo con carole vivaci che si alternano a brani di carattere popolare dall’andamento quasi danzante e che ben rappresentano lo spirito del Collegium: «Siam venuti in questa casa per cantare con dolcezza è Natal pien d’allegrezza Gesù Figlio di Maria».
È questa “allegrezza” che Harmonia Mundi augura a tutti, cantando nelle tenebre della notte con una speranza di luce perché la notte abbia un senso diverso, cercando di condurre l’ascoltatore lontano dal mondo e di dimenticare per un po’ la vita che ci accompagna nell’andare su questa terra, con non molte gioie da opporre alle insidie, alle ambizioni e agli egoismi che inducono l’uomo all’indifferenza.