Il docu-film di Simone Pizzi, realizzato nell’ambito del progetto “Migranti: religioni nella metropoli” con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Ambrosiana Attività Pastorali, può essere richiesto dalle Sale della comunità
A partire dal mese di novembre, Figli di Abramo, il docu-film di Simone Pizzi (Habanero), realizzato nell’ambito del progetto “Migranti: religioni nella metropoli” con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Ambrosiana Attività Pastorali, potrà essere richiesto dalle parrocchie e dalle Sale della comunità scrivendo a progetto.migranti@coopindialogo.it e lasciando un numero di telefono. Il film è affiancato dalla mostra di alcune foto di scena realizzate da Giusy Tigano (è richiesto un contributo alle spese di trasporto).
Il docu-film prova a rispondere agli interrogativi suscitati dal fenomeno migratorio, raccontando le storie quotidiane di chi, arrivato da lontano, ha saputo mettere radici in Italia con l’aiuto della fede, qualunque essa sia. Il percorso si snoda attraverso i racconti personali dei protagonisti, appartenenti a diverse comunità religiose di immigrati: i cattolici di origine filippina, gli ortodossi rumeni e i musulmani di area mediterranea.
«I mass-media concentrano la loro attenzione sull’emergenza dell’immigrazione – spiega Pizzi -. Mi sono chiesto se il tema dei migranti si può circoscrivere alla contingenza di questi ultimi anni, oppure se è necessario guardarlo anche da altri punti di vista. Così è nata l’idea di cercare realtà che avessero già affrontato le prime difficoltà come quelle della lingua, della ricerca del lavoro e del ricongiungimento della famiglia, così da indagare in che modo questi primi problemi sono stati superati dalle persone che hanno messo radici qui a Milano».
La proiezione in prima visione assoluta ha avuto luogo sabato 14 ottobre a Milano, presso la Fondazione Ambrosianeum, alla presenza degli autori e di alcuni dei protagonisti del film.