L’omaggio dei cori ospiti alla città durante il saluto dell’amministrazione comunale
Primo appuntamento ufficiale per i rappresentati dei partecipanti al Festival Zelioli 2018 arrivati a Lecco da tutto il mondo.
«Porto il saluto della città di Lecco, della Provincia, della Regione Lombardia e di tutte le amministrazioni che contribuiscono al Festival Zelioli – ha dicahiarato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio -. Questa è la tredicesima edizione del Festival Zelioli: un numero propizio per una manifestazione che gode di una fortuna meritata, frutto del lavoro capillare di Harmonia Gentium, del suo presidente Raffaele Colombo e del direttore artistico PierAngelo Pelucchi, che con il loro lavoro portano la qualità della musica colta nella nostra città. Quali sono le qualità di questo evento? La prima è quella dei cori e della musica e dell’origine internazionale di questa manifestazione. La seconda è la forza di un evento costruito dal basso, grazie al lavoro di Harmonia Gentium e al lavoro di tutti i volontari che cooperano con loro. Infine, lo spirito internazionale e cosmopolita. In un momento storico come questo, in cui si alzano i muri, si chiudono i porti e si delimitano confini, un Festival come questo è in grado di creare uno spirito di condivisione globale capace di gettare semi di unione e coesione tra i popoli. La musica può aprire le nostre menti e creare relazioni positive tra realtà differenti e in questo momento ne abbiamo tanto bisogno».
È poi intervenuta l’assessore Simona Piazza: «In questi giorni Lecco diventerà una città internazionale, grazie alla presenza di circa 360 cantori provenienti da 8 Paesi differenti». L’assessore ha sottolineato l’importanza educativa dell’evento per i cori partecipanti: «Le delegazioni composte esclusivamente da giovani avranno la possibilità di conoscere culture differenti e quindi di spargere i semi della coesione». E ha concluso: «Il Festival è per i coristi una vera e propria esperienza di vita, una possibilità di conoscenza e scambio tra culture».
Significative le parole di PierAngelo Pelucchi, direttore artistico del Festival: «Vogliamo sottolineare lo spirito di fraternizzazione che caratterizza il Festival Zelioli: un Festival non competitivo che mira a mostrare le capacità di ogni coro presente. Per sottolineare questo aspetto, abbiamo inserito dei brani internazionali tratti dalle opere di Bach e Tchaikovsky per permettere a tutti i cori di potersi confrontare con elementi innovativi al loro repertorio per favorirne la crescita artistica. In questi giorni i cori lavoreranno insieme sui brani che eseguiranno durante la Santa Messa e questo favorisce uno spirito di crescita e collaborazione».
«Questa collaborazione per noi è un grande onore», ha sottolineato monsignor Robert Tyrala, presidente onorario della Federazione Internazionale Pueri Cantores. E ha così proseguito: «In primo luogo, Lecco è una città bellissima. Ci troviamo al centro della bellezza, a partire dagli abitanti del territorio fino alla natura che ci circonda. In secondo luogo, per i coristi il Festival è un’esperienza educativa che rimane impressa per tutta la vita. Vorrei ringraziare per la collaborazione del Festival con la Chiesa di Milano. Sant’Agostino diceva che chi canta bene prega due volte. Questo Festival allora è un bene non solo per la comunità locale e per il mondo, ma anche per la Chiesa».