Una mostra alla Cattolica di Milano racconta storie significative della società egiziana di oggi. Un'iniziativa del gruppo SWAP (Share Whit All People) formato da giovani di diverse religioni e culture, uniti dal desiderio di lavorare insieme per un mondo in cui a vincere sia il dialogo.

Yalla

Il gruppo SWAP (Share With All People) presenta la mostra “Quando i valori prendono vita”, che raccoglie le storie più significative dell’Egitto degli ultimi anni, nel contesto dei rivolgimenti che hanno attraversato, e ancora stanno attraversando, il paese.
È la prima volta che il pubblico ha occasione di conoscere testimoni, studenti professionisti, donne che con la loro vita sono diventati un punto incarnato degli ideali di verità, giustizia, condivisione. Le storie raccontate nella mostra si concentrano sul lato umano, spesso nascosto nelle narrazioni ufficiali di mass media e analisi politiche, andando al di là delle fazioni politiche e religiose.

Graffiti, immagini, racconti, video e testimonianze fanno immergere nella realtà e nelle vite dei giovani protagonisti dell’attualità egiziana. La mostra “Quando i valori prendono vita”, realizzata con la consulenza e la collaborazione del prof. Wael Farouq, è il tentativo del gruppo SWAP di comunicare i sogni, le speranze, le paure, il coraggio, la solidarietà, i sacrifici e le lotte che si celano nel cuore d’Egitto di oggi, per il meglio comprenderlo.

Il gruppo SWAP è un’associazione studentesca di giovani di diverse radici nazionali e religiose (da tutto il Mediterraneo) e diversi atenei milanesi, nata nel marzo 2013 in seno dell’Università Cattolica di Milano, aperta a chiunque abbia voglia di condividere le proprie esperienze di vita. Nel marzo 2013, il gruppo ha trasmesso la testimonianza dei giovani volontari, di ogni nazionalità, fede e orientamento, che hanno lavorato al Meeting Cairo, tenutosi nel 2010 con il titolo: “La bellezza, lo spazio del dialogo”. Nel aprile 2013, il gruppo ha propsto una conferenza intitolata “Educazione alla diversità”, con relatori don Ambrogio Pisoni, assistente pastorale all’Università Cattolica di Milano, e il professore Wael Farouq, docente di lingua Araba presso l’Università Americana del Cairo.

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